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Russia-Usa, un giorno dopo l’altro si avvicina lo scontro finale

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Stefano Vori

Russia-Usa, un passo dopo l’altro che sembrano condurre alla catastrofe. Pare non vi sia maniera per stemperare una tensione sempre crescente.

Ci risiamo. Chi ha i capelli imbiancati dal tempo ricorderà l’autunno del 1962 quando il mondo è stato, per giorni, sull’orlo del baratro. Kennedy, Kruscev e sullo sfondo il giovane Fidel Castro, sembravano le tre Moire. Coloro che nella mitologia greca avevano la possibilità di controllare, e decidere, il destino degli esseri umani.

Russia-Usa, un giorno dopo l'altro si avvicina lo scontro finale
È vicino lo scontro finale tra Russia e Usa – Ilovetrading

Russia-Usa, il finale è davvero inevitabile?

Il ministro della Difesa degli Stati Uniti, Robert Mc Namara, il 27 ottobre 1962 ha commentato: “Credevo fosse l’ultimo sabato che avrei mai visto“. Quale il reale motivo di quelle parole? Perché il 27 ottobre 1962 ha assunto una valenza così particolare? Perché mai, come in quella giornata, il mondo è stato vicino ad un conflitto nucleare tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica a causa della Crisi dei Missili di Cuba. Dopo quasi due settimane in cui il mondo ha vissuto l’angoscia e il terrore della fine definitiva, il presidente degli Stati Uniti, Kennedy e il capo del Cremlino, Kruscev, hanno trovato l’accordo che ha evitato quella che sembrava ormai l’inevitabile Apocalisse.

Esattamente un anno dopo, al fine di evitare che altre tensioni, portate al livello estremo, potessero poi comportare conseguenze apocalittiche, Stati Uniti ed Unione Sovietica hanno deciso di dare vita alla cosiddetta Linea rossa o Linea calda, che teneva perennemente in contatto Washington, Mosca ed i rispettivi leader. Oltre sessant’anni dopo la Linea rossa potrebbe “scaldarsi” nuovamente. I segnali, purtroppo, ci sono tutti. Gli ultimi anni non sono stati affatto positivi in riferimento ai rapporti tra Stati Uniti e Russia. Dal 22 febbraio 2022, il giorno infausto dell’invasione dell’esercito russo in Ucraina, i rapporti tra le due superpotenze hanno toccato livelli paragonabili alla crisi dei missili di Cuba.

Il New Start

Soltanto un giorno fa la Russia ha nuovamente attraccato gli Stati Uniti. L’accusa è di aver dato inizio ad “una guerra ibrida a tutto campo contro la Russia“, come riportato dal quotidiano torinese, La Stampa. Mosca ha nuovamente alzato i toni, tornando a ricordare come questo conflitto porti inevitabilmente con sé il concreto pericolo di uno scontro frontale tra potenze nucleari. L’attacco del ministero degli Esteri russo è venuto in risposta a una provocazione americana che accusava Mosca di non rispettare il solo trattato contro la proliferazione delle armi nucleari ancora in vigore, il New Start.

Russia e Usa lo scontro finale
Russia-Usa si avvicina lo scontro finale – Ilovetrading

Mosca, a sua volta, attacca Washington con l’accusa di voler infliggere alla Russia “una sconfitta strategica“. A Mosca fanno sapere che la Russia non intende venir meno ad un impegno di vitale importanza per la sicurezza e la stabilità mondiali come il New Start. Non intendono però cedere riguardo la volontà degli americani di riproporre il tema delle ispezioni. Questo clima non fa altro che “raggelare” ulteriormente i rapporti tra la Casa Bianca e il Cremlino. Un clima di totale sfiducia permea gli attuali rapporti tra le due superpotenze. Superpotenze, appunto. Una definizione che porta con sé dei tetri presagi.

 

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