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Assegno Unico, che stangata: devi restituire 210€, polemiche per l’abbassamento, come fare

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Fabiana Coppola

Arriva una vera e propria stangata per chi ha percepito l’Assegno Unico. Soldi in meno e restituzione di 210 euro: come fare.

L’Assegno Unico si trasforma in un “incubo” per alcune famiglie. L’importo è stato diminuito, ma non solo. Qualcuno dovrà restituire anche delle somme che possono arrivare a 210 euro. Cosa è accaduto?

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Restituire 210 euro dall’Assegno Unico (Ilove trading.it)

L’Assegno Unico è una misura di sostegno economico per le famiglie che hanno dei figli a carico. Viene erogata dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni di età di ciascun figlio. Tutti ne hanno diritto anche se l’importo varia in base all’ISEE; ma il sussidio, introdotto nel marzo 2022 dall’ex Governo Draghi, e confermato da quello Meloni, prevede una falla. Un piccolo chiarimento che ha messo l’INPS in allarme generando la richiesta di una somma di denaro non percepito. Vediamo di chi dovrà restituire i soldi.

Assegno unico: chi dovrà restituire 210 euro

Ogni mese l’INPS calcola l’importo dell’Assegno Unico Universale in base all’ISEE. Si parte da un minimo di 50 euro fino a un massimo di 175 euro per chi ha un ISEE che non supera i 15 mila euro. C’è però una somma extra da poter richiedere, una maggiorazione per un massimo di 30 euro al mese per figlio che viene riconosciuta solo in un caso, ovvero per le famiglie i cui genitori percepiscono entrambi un reddito da lavoro, e quindi si prevede che ci siano spese extra come scuola privata o babysitter. E proprio un cavillo normativo hagenerato confusione facendo in modo che l’INPS potesse richiedere indietro i soldi.

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Restituire 210 euro le modalità (Ilove trading.it)

La richiesta della somma maggioritaria è stata fatta da tutte le famiglie, quindi anche dai nuclei monogenitoriali. È qui che all’INPS “non tornano i conti”, ed ha pertanto da ottobre, ridotto la somma dell’assegno Unico Universale per le famiglie composte da un solo genitore che fino a quel momento avevano chiesto e ottenuto la maggiorazione. Altra scelta da fare per l’INPS sarebbe quella di richiedere le somme percepite erroneamente per i 7 mesi antecedenti. Si tratta quindi di circa 210 euro massimi, per ogni figlio a carico. Come farà adesso l’INPS a recuperare questi soldi?

Semplicemente le famiglie monogenitoriali che hanno richiesto la somma vedranno accreditarsi, ogni mese, un Assegno Unico ridotto. Attraverso un conguaglio infatti l’INPS provvederà al recupero sui prossimi assegni.Questa al momento sarebbe l’unica buona notizia per le famiglie che, in ogni caso, dovranno restituire le somme non dovute.

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