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Naspi 2023 contratti part-time: come funziona e ultime novità importanti

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Bruno Galvan

Si ha diritto lo stesso alla Naspi se si firma un contratto part time di lavoro. Ci sono però da rispettare alcuni requisiti pena il decadimento dell’indennità.

La Naspi viene erogata nei confronti di chi involontariamente ha perso il lavoro. A pagare tale importo tocca all’INPS ma prima bisognerà soddisfare dei requisiti ben precisi. Non tutti i disoccupati hanno infatti diritto a ricevere la Naspi.

Naspi 2023 contratti part-time
Naspi e contratto part time: cosa cambia – Ilovetrading

Hanno diritto a richiedere la Nuova Assicurazione Sociale Per l’Impiego:

  • i lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti;
  • i dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni;
  • il personale artistico con contratto di lavoro subordinato;
  • dal 2022 gli operai agricoli a tempo indeterminato.

Sono esclusi dall’indennità di disoccupazione:

  • i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
  • gli operai agricoli a tempo determinato;
  • chi ha maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia o per quella anticipata.

Chi percepisce l’assegno di invalidità può scegliere se optare per la Naspi o sospendere quindi l’altro contributo a sostegno del reddito.

Cosa accade se ho contratto part time e percepisco la Naspi?

Chi ha un contratto di lavoro part time non perde tutto l’importo della Naspi. Bisogna però rispettare dei requisiti molto stringenti. Per la Naspi infatti servono 13 settimane di contributi contro la disoccupazione versata negli ultimi 4 anni. Per i contratti a tempo part-time, al di sotto della soglia minima di retribuzione settimanale, la settimana contributiva può essere considerata per più giorni, in quanto le ore lavorate sotto contratto part-time sono inferiori rispetto ai contratti full-time. Questo comporta che la settimana contributiva possa essere pari o superiori a 10 giorni di lavoro part- time. Per quanto riguarda la durata dell’indennità, invece, questa avverrà per la metà delle settimane contributive sempre prendendo come riferimento gli ultimi quattro anni.

Naspi 2023 contratti part-time
Naspi: ecco cosa cambia dal 2023 – Ilovetrading

A quanto ammonta la Naspi

A partire dal 1° gennaio 2022 è abolito il requisito delle 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti l’inizio della disoccupazione. Dunque la necessità di aver maturato almeno 30 giorni di effettiva presenza al lavoro per accedere alla NASpI resta valido solo per coloro che sono diventati disoccupati entro il 31 dicembre 2021. Invece, alla NASpI 2023 si accede con i requisiti semplificati.

L’importo della NASpI viene stabilito per legge e rivalutato annualmente in base alla variazione dell’indice ISTAT. Ogni anno l’Inps comunica l’importo massimo dell’indennità di disoccupazione NASpI attraverso un’apposita circolare. L’importo assegnato è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, se la retribuzione è inferiore a un importo di riferimento stabilito dalla legge e rivalutato annualmente sulla base della variazione dell’indice Istat e reso noto ogni anno dall’Inps con circolare. L’importo massimo della prestazione viene rivalutato ogni anno. Viene determinato, infatti, in base alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati dell’anno precedente. Come illustrato nella circolare INPS 14 del 3 febbraio 2023 per il 2023 è pari a 1.470,99 euro.

Quando e come chiedere Naspi

I lavoratori aventi diritto devono, a pena di decadenza, presentare apposita domanda all’Inps, esclusivamente online per via telematica, entro 68 giorni  a decorrere dai seguenti eventi:

  • cessazione del rapporto di lavoro
  • dal trentottesimo giorno dopo la data di cessazione, in caso di licenziamento per giusta causa
  • cessazione del periodo di maternità indennizzato o di malattia indennizzato o di infortunio sul lavoro/malattia professionale, se insorti nel corso del rapporto di lavoro successivamente cessato
  • fine del periodo corrispondente all’indennità di mancato preavviso ragguagliato a giornate
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