Novità in questo 2023 per quanto riguarda il canone Rai, le nuove misure potrebbero risultare un problema per il colosso, ecco cosa succederà
Il canone Rai presto uscirà dalla bolletta della luce degli italiani, o almeno così sembra far intendere il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Al momento si tratta semplicemente di una proposta ma sta prendendo sempre più piede l’idea nelle ultime settimane: c’è chi giurerebbe che si darà l’ok.
Nonostante non sia ancora confermato e non si possano fare veri e propri pronostici su quel che accadrà, nel frattempo è bene capire che cosa succederebbe nel caso in cui la proposta venisse accettata.
La Rai ha cominciato a “preoccuparsi” qualche settimana fa, quando il ministro dell’Economia Giorgetti all’evento di chiusura della campagna elettorale della Lega per il Lazio al Carpegna Palace di Roma aveva sottolineato il suo interesse a eliminare definitivamente il canone dalla bolletta della luce.
Addio al canone Rai in bolletta, la proposta e i relativi problemi
“È evidente che il canone Rai dalla bolletta deve uscire, per quest’anno lo abbiamo mantenuto e mi sono preso tante critiche, ma deve uscire” aveva dichiarato sicuro di sé e della propria idea durante l’evento.
In Rai tutti sono preoccupati sulla svolta del canone fuori dalla bolletta. L’ipotesi dell’addio, infatti, metterebbe l’azienda in seria difficoltà, con i conti che potrebbero tornare in perdita. In questi anni, il tasso di evasione dal pagamento del canone è sceso del 5%, perché tutti si è consapevoli del fatto che erano in pochi gli italiani che continuavano a pagare il canone Rai, poi obbligati in quanto inserito in bolletta.
Eliminandolo dalla bolletta succederà l’effetto inverso, ovvero che gli italiani torneranno a non pagarlo, soprattutto considerando la difficoltà nell’affronto delle spese di quest’anno. Il pagamento del canone rappresenta circa il 70% degli introiti Rai del 2023 e se il livello di evasione del canone tornasse a quello dell’era pre-Renzi, che aveva inserito la misura in bolletta, la prima azienda culturale del Paese rischierebbe di trovarsi in ginocchio.
Da qui sono ricominciate anche le polemiche in merito al fatto che il canone sia troppo alto e per questo non viene pagato, con la proposta di dimezzarlo visto anche ciò che offre la tv. Ormai, infatti, i principali canali di informazione sembrano essere i social e internet. Insomma, diverse cose andranno rivalutate, tra cui di certo anche la possibilità di mantenere il canone in bolletta.
