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Volo in ritardo, quello che le compagnie non vogliono farti sapere: tutti i rimborsi a cui hai diritto

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Anna Di Donato

Un volo in ritardo è in grado di causare diversi disagi. Ecco quando puoi fare richiesta di rimborso 

Quante volte capita di aspettare un volo e di vedere sul tabellone oppure ascoltare l’annuncio che è in ritardo? Una bella seccatura, soprattutto se non si tratta di pochi minuti, ma a volte, per le più svariate ragioni, anche di ore.

Volo in ritardo, cosa fare
Volo in ritardo, cosa fare? – ilovetrading.it

Ed è proprio quando un aereo è in ritardo di ore che si crea un grosso problema, perché magari abbiamo un appuntamento in un posto per lavoro, e non possiamo permetterci il lusso di un ritardo. Questo è solo un esempio, ma i disagi creati da ritardi lunghi sono molti di più. In questi casi, è importante conoscere i propri diritti di viaggiatore per poi poterli rivendicare in caso di necessità, se ci sono i presupposti, e farsi risarcire del danno subìto. Se il volo su cui dobbiamo salire ha un ritardo che non oltrepassa le due ore, non resta che attendere e fare un giro magari per i ristoranti all’interno dell’aeroporto, i vari negozi che ci sono.

Se però il volo ha un ritardo che supera le due ore, in base a quanto riporta la Carta dei Diritti del Passeggero, il viaggiatore può disporre di servizio di assistenza. Tale assistenza consiste a pasti e bevande a seconda del tempo che è costretto ad attendere in aeroporto, e anche una sistemazione in hotel, se si rivelasse necessario pernottare. Non solo, perché il passeggero ha diritto al trasferimento dall’aeroporto all’hotel. Se il volo dovesse essere in ritardo per oltre 5 ore, è anche possibile che venga rimborsato il biglietto.

Volo in ritardo, i rimborsi che si possono richiedere

In base a quello che ha deciso il regolamento europeo, le compagnie aeree devono obbligatoriamente risarcire in denaro a seconda della lunghezza della tratta aerea effettivamente percorsa.

Volo, come richiedere rimborso
Volo in ritardo: previsto rimborso – ilovetrading.it

Ergo, il viaggiatore otterrà un risarcimento di 250 euro per tratte che siano sotto o pari a 1500 km, oppure 400 euro per le tratte all’interno della comunità europea che vanno da 1500 a 3500 km. E ancora, 600 euro per le tratte aeree che oltrepassano i 3500 km.

Per chiedere un rimborso, c’è un modulo da compilare che poi va consegnato alla compagnia aerea coinvolta. Ora, il punto è che la compagnia potrebbe rigettare la richiesta di rimborso nel caso in cui dovesse provare che il ritardo era per cause di forza maggiore e di aver fatto il possibile per evitare disagi. A quel punto, sarà necessario fare reclamo all’ENAC, oppure a enti responsabili degli Stati Ue.

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