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Reddito di cittadinanza e nuovo Mia, cambiano i requisiti: ecco chi sarà escluso

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Fabiana Coppola

Reddito di cittadinanza e nuovo Mia, cosa cambia con i nuovi requisiti e quali sono le differenze. Ecco chi sarà escluso.

Ormai è certezza: il reddito di cittadinanza non esisterà più e al suo posto attiva Mia. Cambia tutto, dai requisiti agli importi e ci saranno ovviamente degli esclusi, ecco chi sono.

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Le differenze tra reddito cittadinanza e MIA-Ilovetrading.it

Ormai è noto, il reddito di cittadinanza non sarà più in vigore in Italia. Con la nuova misura di sostegno economico qualcuno perderà dei soldi infatti verranno tagliate sicuramente delle persone che di fatto si ritroveranno disoccupate e senza soldi. Al termine dei sette mesi in cui il reddito di cittadinanza sarà ancora in vigore, molte famiglie perderanno il sostegno per sempre. Solo alcune di esse infatti verranno incluse tra coloro che avranno accesso alla MIA (Misura d’inclusione attiva).

Con la fine del reddito di cittadinanza in molti perderanno soldi e lavoro. La nuova misura di sostegno, MIA, penalizzerà gli attuali percettori sia nel 2023 che nel 2024. Cambiano i requisiti con la legge di Bilancio 2023 in merito al Reddito. Nel dettaglio il limite di percezione viene portato a 7 mesi dopodiché decade, esclusi i nuclei familiari che hanno minorenni, over 60 e disabili. Continueranno a godere della misura economica, ma dal 1 gennaio 2024 dovranno avere ulteriori requisiti previsti dalla Mia.

MIA e Reddito di Cittadinanza: quali sono le differenze e cosa cambia

A essere modificata è innanzitutto la soglia dell’Isee di accesso ovvero si passa dai 9.360 euro del reddito ai 7.200 euro della MIA. Ma non sarà questo l’unico requisito a cambiare.

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Chi perderà il sussidio con la MIA? – Ilovetrading.it

Importante differenza tra MIA e Reddito di cittadinanza non è solo l’ISEE, ma anche il possesso di patrimoni e redditi e il parametro di valutazione del nucleo familiare. Cambiano anche i valori in scala di riferimento rispetto ai figli, e non c’è differenza tra maggiorenni e minorenni. Vuol dire che molte famiglie, pur avendo un reddito basso, si ritroveranno a non poter accedere alla misura si sostentamento economico.

Ad esempio se in una famiglia un genitore percepisce 700 euro al mese quindi 9.100 euro l’anno e ha nel nucleo un figlio maggiorenne e due minori, con parametro nuovo pari a 1,8, non potrà accedere alla MIA mentre rientrava come soglia per l’accesso al Reddito. Un grande divario dunque tra le due misure economiche che probabilmente porterà a situazioni di proteste, ma anche all’aumento della povertà come della disoccupazione. Non importa infatti se figli sono maggiorenni a reddito zero o minorenni, i parametri sono fissati e non c’è modo di poter cambiare nulla, almeno per il momento.

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