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Orario di lavoro ridotto: cosa succederà agli italiani

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Claudia Manildo

Novità per molti lavoratori italiani, le aziende vogliono provare una nuova distribuzione delle ore di lavoro per capirne gli effetti 

Sono mesi che le più grandi aziende italiane stanno mettendo in prova nuovi metodi lavorativi che vedono le ore di lavoro distribuite in modo diverso nell’arco della settimana. Ci si chiede quali sono i risultati, se diminuendo giorni o ore di lavoro le aziende riescano ad avere una miglioria per quanto riguarda la produzione o meno.

Lavorare meno ore durante la settimana
Lavorare meno ore durante la settimana – ilovetrading.it

Ridurre l’orario di lavoro, aumentare i posti di lavoro e ridistribuire la produttività. È questo il piano adottato da alcune aziende in via sperimentale per vedere se effettivamente diminuire il carico di lavoro per il singolo dipendente possa comportare dei benefici per l’azienda o meno.

Sembrerebbe quindi che qualcosa si stia cominciando a muovere nel mondo del lavoro in Italia. Secondo gli ultimi studi, infatti, il tasso di licenziamenti in questi ultimi anni è stato molto alto e solo una percentuale bassissima dei lavoratori ha dichiarato di sentirsi soddisfatto del proprio posto di lavoro.

La novità tutta italiana: le aziende decidono di ridurre le ore di lavoro

Partendo da questi dati è stato necessario applicare diverse politiche sul lavoro e a partire sono state aziende importanti italiane che hanno deciso di diminuire il quantitativo delle ore, convinte che potrebbe non solo giovare alla salute dei lavoratori, ma potrebbe portare alla nascita di nuovi posti di lavoro e al miglioramento dei risultati delle aziende.

Lavorare meno ore la settimana
Lavorare meno ore durante la settimana – ilovetrading.it

Due le possibilità: alcuni hanno optato per i contratti di 7 ore invece che 8, riducendo così di 5 ore settimanali il lavoro, altri invece hanno optato direttamente per la settimana corta. In quest’ultimo caso si tratterebbe di lavorare 4 giorni su 7, per 9 ore. Nei primi mesi di prova le aziende avevano paura che un cambiamento così drastico avrebbe portato non pochi problemi all’azienda, ma a differenza di quanto si possa pensare la situazione è stata ben diversa.

La produttività è aumentata perché il senso di fatica sul dipendente si è ridotto rendendolo quindi più produttivo, dal punto di vista aziendale non c’è stata alcuna perdita, al contrario solo riscontri positivi. Questi primi risultati hanno invogliato anche altre aziende a voler provare la novità, così sempre più italiani stanno provando ad accorciare le ore di lavoro per aumentare la produttività.

Come cambia la filiera del Made in Italy

Come è ormai noto in Italia si lavora molto di più rispetto agli altri Paesi europei 1669 ore contro una media di 1559. La produttività Made in Italy però rimane sempre indietro rispetto agli altri. Ciò dimostra che aumentare le ore di lavoro non porta un consequenziale aumento nella produttività.

Ridurre l’orario di lavoro lasciando invariato il salario non solo risulta essere benefico per la salute fisica e mentale del lavoratore ma anche delle aziende, in quanto riducendo il carico il lavoratore si trova più concentrato. Tutto ciò, inoltre, porterebbe un aumento dei posti di lavoro, insomma, una concreta risposta al problema dell’occupazione del nostro Paese.

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