Arrivano le nuove riduzioni IRPEF sui redditi. Con la nuova riforma fiscale, alcune persone potranno risparmiare molti soldi.
Siamo all’arrivo della nuova riforma fiscale voluta dal Governo Meloni, che ridurrà le aliquote IRPEF rendendo più alti molti stipendi e pensioni. Per molte persone si abbassano le tasse sul reddito, ma per la promessa flat tax dovremo aspettare ancora qualche tempo.
In questi giorni a Roma ci si sta preparando per la presentazione della nuova riforma fiscale, in particolare per quanto riguarda la diminuzione delle aliquote IRPEF. Dopo che nel 2021 Mario Draghi ha eliminato uno degli scaglioni delle tasse sul reddito riducendo le aliquote da 5 a 4, Giorgia Meloni si prepara a fare la stessa cosa, con una ulteriore riduzione da 4 a 3 aliquote IRPEF. Anche se con risultati profondamente diversi. In merito a come verrà formulato il nuovo calcolo delle tasse si hanno solo delle ipotesi, frutto di indiscrezioni sulle discussioni interne al governo e al Ministero dell’Economia.
Attualmente gli scaglioni IRPEF per il calcolo delle tasse sul reddito sono divisi in questo modo:
- 23% per redditi fino a 15.000 euro;
- 25% per redditi fino a 28.000 euro;
- 35% per redditi fino a 50.000 euro;
- 43% per redditi superiori a 50.000 euro.
La prima ipotesi di revisione, nonché quella più probabile, è che il Governo accorperà insieme l’aliquota al 35% e al 25%, rendendo le due una sola aliquota per tutti i redditi da 15.001 euro a 50.000 euro al 27%. In questo caso per i redditi più bassi e per quelli più alti non cambierebbe niente, ma per la fascia di persone che hanno un reddito tra 15.000 e 50.000 euro i cambiamenti sarebbero importanti.
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La nuova IRPEF, secondo questa ipotesi, si configurerebbe con questi scaglioni:
- 23% per i redditi da 0 a 15.000 euro;
- 27% per i redditi da 15.001 a 50.000 euro;
- 43% per i redditi oltre i 50.000 euro.
Come facilmente intuibile, rispetto alla precedente versione si aumenterebbe un poco la mole di tasse sul reddito per le persone che percepiscono tra i 15.000 e i 28.000 euro l’anno, per l’esattezza il 2% in più di tasse sul reddito. In compenso festeggiano coloro che hanno un reddito compreso tra 28.000 e 50.000 euro, che avrebbero un considerevole 8% in meno di tasse.
A beneficiare di questa riforma sarebbero dunque i redditi medio alti della popolazione italiana. Nel caso fosse effettivamente questa la decisione presa dal Governo per la riforma dell’IRPEF, si pensa che sarebbe solo una misura transitoria, visto che saremmo ancora lontani dalla promessa flat tax al 15% per tutti i redditi.
L’ipotesi alternativa per la riforma
Che la prossima riforma IRPEF prevedrà 3 aliquote invece che 4 è sicuro, ma ci sono anche ipotesi alternative su come queste aliquote potrebbero configurarsi. Una seconda possibilità che sta venendo discussa è quella di aumentare il bacino d’utenza dell’aliquota al 23% per i redditi fino al 28.000 euro e abbassare quella sui redditi fino al 50.000 al 33%.
Gli scaglioni si presenterebbero in questo modo:
- 23% per i redditi fino a 28.000 euro;
- 33% per i redditi da 28.001 a 50.000 euro;
- 43% per i redditi superiori a 50.000 euro.
In questo modo sarebbero i percettori di redditi medio bassi a festeggiare l’abbassamento consistente della mole di tasse sul reddito, con una diminuzione delle tasse del 4% per i redditi da 15.000 a 28.000 euro. Per i redditi medio alti, invece, il calo delle tasse sul reddito sarebbe del 2% anziché dell’8%.
