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Pensioni: aumenti e novità ad aprile, giugno e settembre | Pensionati felicissimi

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Riccardo Magliano

Continuano gli aumenti delle pensioni nei mesi a venire. Felicità per i percettori di pensioni di vecchiaia, invalidità e reversibilità.

Nonostante la crisi delle bollette e dell’inflazione i pensionati festeggiano. Ci saranno nuovi aumenti riguardanti le percezioni pensionistiche in particolare per quanto riguarda pensione di vecchiaia, reversibilità e invalidità. Ecco a quanto ammonteranno gli aumenti.

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Nuovi aumenti sulle pensioni – ilovetrading.it

Il 2023 di chi percepisce una pensione non sarà così duro come ci si aspettava. Lo Stato ha previsto una serie lunghissima di vantaggi per i pensionati che si cumuleranno nei prossimi mesi, in particolare ad aprile, giugno e settembre. Il primo aumento importante per le pensioni lo abbiamo visto già a gennaio, con la rivalutazione delle stesse al 7,3%. La rivalutazione ha fatto in modo che le pensioni non subissero eccessivamente gli effetti dell’aumento del prezzo dei prodotti, che ne avrebbe minato il potere d’acquisto. In previsione di una promessa grande rivoluzione del sistema pensionistico per cui il Governo sta già lavorando, ci saranno alcuni vantaggi che permetteranno ai pensionati si sopravvivere le breve tempo.

La prima grande novità del 2023 dopo la rivalutazione è l’aumento delle pensioni minime. Come detto in campagna elettorale, il Governo intente aumentare a 600 euro tutte le pensioni minime INPS. Siamo ben lontani dalle pensioni minime a 1.000 euro al mese promesse da Berlusconi, ma è comunque un aiuto importante per tutti coloro che sono andati in pensione con il minimo dei contributi. Anche in questo caso l’aumento ha a che fare con la rivalutazione, visto che il processo di aumento delle pensioni minime non è altro che l’applicazione dello stesso procedimento della rivalutazione anche a questo tipo di pensioni e non soltanto a quelle di importo più alto. Inoltre l’adeguamento delle pensioni minime conterrà anche gli arretrati dei mesi precedenti.

Le novità di giugno e settembre, ecco come cambiano le pensioni

A giugno le novità più importanti sono quelle riguardanti le pensioni di vecchiaia. Tra fine marzo e inizio aprile verrà presentato il nuovo decreto lavoro, che dovrebbe, secondo le indiscrezioni del Governo, contenere anche le novità riguardo le pensioni di vecchiaia. In particolare a cambiare saranno i pensionamento anticipati come Opzione Donna. Considerando i 2 mesi di stallo per i decreti attuativi i cambiamenti veri e propri arriverebbero a giugno.

nuovi aumenti sulle pensioni
Arrivano nuovi amenti sulle pensioni nei prossimi mesi – ilovetrading.it

Opzione Donna tornerebbe alle origini, prevedendo i vecchi requisiti per il pensionamento anticipato delle lavoratrici. I requisiti per la nuova Opzione Donna del 2023 sarebbero 58 anni di età anagrafica (59 per le lavoratrici autonome) e 35 anni di contributi. Inoltre a giugno ci sarà il riconoscimento dei contributi figurativi esclusivi per le donne con figli per anticipare il pensionamento.

Le novità sulla pensione di reversibilità

Per le modifiche alla pensione di reversibilità dovremo aspettare settembre, quando sarà operativa la riforma del Fisco. La revisione delle aliquote IRPEF avrà effetti anche sulle pensioni, che vedranno i loro importi variare al variare delle tasse sui redditi. Ci sarà inoltre una revisione di tutte le detrazioni sul reddito da cui i pensionati con redditi più bassi usciranno molto avvantaggiati. L’ipotesi di modifica prevede detrazioni differenti in base ai redditi conseguiti:

  • detrazione del 4% per i redditi fino a 15.000 euro;
  • detrazione del 3% per i redditi tra 15.000 e 50.000 euro;
  • detrazione del 2% per i redditi tra 50.000 e 100.000 euro;
  • nessuna detrazione per redditi superiori a 100.000 euro.
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