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Farmaci costosi: arrivano le agevolazioni da Stato e Regioni | Paghi quasi nulla

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Bruno Galvan

La spesa pubblica in Italia ha subito ulteriori tagli in questi anni. L’acquisto di farmaci costosi diventa sempre più difficile per alcuni malati. Non esiste una Legge Nazionale ma tutto è a discrezione delle Regioni.

I farmaci costosi sono un problema di non poco conto per quei malati che non hanno la possibilità di acquistarli per curarsi da malattie piuttosto gravi. Spesso per risparmiare sui costi di farmaci, molti scelgono i farmaci generici al posto dei farmaci originali, che costano di più perché, come previsto dalla legge, prima di entrare in commercio le aziende devono eseguire numerosi e costosi passaggi per verificarne la sicurezza e l’efficacia.

farmaci costosi
Farmaci costosi, arriva l’aiuto dello Stato – Ilovetrading.it

L’Italia è una delle nazioni che usa più farmaci per ogni singolo cittadino. Come si legge sul report pubblicato dall’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, la spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del SSN nel periodo Gennaio-Novembre 2022 è stata di quasi 7 miliardi di euro.  I consumi, espressi in numero di ricette (514,1 milioni di ricette), mostrano un lieve aumento (+2,0 %) rispetto al 2021; anche l’incidenza del ticket totale mostra lieve un aumento (+1,5%). Per quanto concerne le dosi giornaliere dispensate, rimangono stabili rispetto allo stesso periodo del 2021 (+0,3%, pari a 54,9 milioni). La regione che ha speso di più è stata la Lombardia con 1,2 miliardi di euro nel 2022, al secondo posto c’è invece la Campania con quasi 700 milioni. Tornando al discorso dei farmaci costosi, il nostro Paese non ha un accordo nazionale che prevede agevolazioni per chi ne ha bisogno. Tuttavia ci sono dei piani regionali che prevedono degli aiuti ai malati che hanno bisogno di questi farmaci dal costo molto elevato.

Come avere agevolazioni per farmaci costosi in Italia

Come abbiamo detto non c’è una normativa nazionale che prevede agevolazioni per chi deve acquistare farmaci molto costosi per patologie gravi e particolari. Tutto viene dato in mano alle Regioni che decidono autonomamente se e quanto di far pagare il ticket. In Italia sono 9 le Regioni che non fanno a pagare a prescindere il ticket a prescindere se un cittadino ha l’esenzione oppure no:  Piemonte, Provincia di Trento, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Basilicata.

farmaci costosi aiuti dalle regioni
Farmaci costosi, cosa prevede il piano delle Regioni – Ilovetrading.it

In Valle d’Aosta, Lombardia, Provincia Bolzano, Veneto e Liguria le cifre sono più o meno simili. Un non esente deve pagare 2 euro a confezione (max 4 euro a ricetta). Simile a queste regioni il sistema della Calabria che fa pagare 2 euro a confezione fino ad un massimo di 4 euro a ricetta a cui però viene aggiunto 1 euro a ricetta. Nelle altre 6 regioni (Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Sicilia) vige invece un sistema a scaglioni. Per esempio nel Lazio non si paga il ticket per una lista di farmaci definita dalla Regione mentre per quelli che non sono presenti nella lista si pagano 2,5 euro a confezione se il prezzo del farmaco è inferiore a 5 euro mentre si pagano 4 euro se il prezzo del farmaco supera la soglia dei 5 euro. In Campania invece si pagano 2 euro a ricetta per i farmaci in lista di trasparenza mentre per quelli fuori lista 1,5 euro a confezione (max 3 euro a ricetta) più 2 euro fissi a ricetta.

Quali categorie sono esenti dal ticket

Ci sono alcune categorie che a prescindere dai ticket sono a prescindere esenti dal pagamenti di farmaci costosi. Non devono pagare i farmaci:

  • vittime del terrorismo e della criminalità organizzata (3V1, 3V2);
  • invalidi di guerra titolari di pensioni vitalizie (3G1, 3G2)
  • soggetti appartenenti a nuclei familiari con Isee entro i 12mila euro;
  • invalidi civili al 100%;
  • invalidi civili minori di anni 18 con indennità di frequenza;
  • ciechi e sordomuti;
  • grandi Invalidi del lavoro;
  • soggetti danneggiati da vaccinazione obbligatoria, trasfusioni, e somministrazioni di emoderivati;
  • soggetti in trattamento con i farmaci analgesici oppiacei, nella terapia del dolore;
  • soggetti in possesso di esenzione per Malattia Rara, purchè in possesso di specifica prescrizione medica fornita dallo Specialista operante in un presidio regionale accreditato per le malattie rare, quindi non dal Medico di famiglia o Pediatra di Libera Scelta, (da presentare al Servizio farmaceutico dell’Azienda ULSS se emesso da centro di altra regione);
  • soggetti in possesso di esenzione per patologia cronica invalidante.

 

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