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Pagamento in contanti proibito: scatta la stangata e se lo fai rischi grosso

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Gianluca Merla

Ci sono situazioni specifiche in cui il pagamento in contanti è come se fosse proibito. Ecco quando rischi la stangata

Negli ultimi anni, sempre più italiani hanno scelto di adottare i pagamenti elettronici come modalità preferita per effettuare transazioni commerciali.

Pagamento in contanti
Ecco quando è sconsigliato il pagamento in contanti – Ilovetrading.it

Questa tendenza è stata così forte da spingere il governo a introdurre norme che obbligano le attività commerciali ad avere un Pos per poter accettare pagamenti con carta. Nonostante l’utilizzo di contanti possa ancora risultare comodo in alcune situazioni, ci sono anche casi in cui è sconsigliato poiché può portare ad una maggiore esposizione al rischio di furto o rapina. Pertanto, molti consumatori preferiscono evitare i pagamenti in contanti per motivi di sicurezza.

Quando evitare il pagamento in contanti

Nonostante l’aumento del tetto dei pagamenti in contanti previsto dall’attuale governo, ci sono ancora situazioni in cui l’utilizzo di banconote non è consigliato. In particolare, il pagamento in contanti potrebbe non essere sicuro in caso di acquisti di valore elevato, come ad esempio l’acquisto di un’auto o di una casa. Inoltre, il pagamento in contanti potrebbe non essere tracciabile, il che potrebbe portare ad un’evoluzione fiscale non corretta. Per questi motivi, molti consumatori scelgono di optare per le modalità di pagamento elettroniche. Nel resto dell’articolo, vedremo quando è consigliabile evitare di utilizzare le banconote e quali sono le alternative sicure e convenienti.

Pagamento in contanti
Quando è meglio evitare pagamento in contanti – Ilovetrading.it

L’aumento del tetto al contante, introdotto dalla Legge di Bilancio, ha permesso a chi preferisce il pagamento in banconote di continuare a farlo senza dover sottostare a commissioni e poter incassare l’intera somma richiesta dai clienti. Tuttavia, il pagamento in contanti comporta alcuni rischi sia per i consumatori che per gli esercenti. Infatti, la normativa antiriciclaggio vieta di pagare somme superiori a 5mila euro in Italia e 10mila euro in Europa. Inoltre, il pagamento in contanti può non essere tracciabile e potrebbe portare ad evasione fiscale. Nel resto dell’articolo esamineremo alcune situazioni in cui è meglio evitare di pagare in contanti e le alternative più sicure e convenienti.

I pagamenti elettronici offrono numerosi vantaggi che non sono disponibili con i pagamenti in contanti. Ad esempio, il pagamento di spese mediche e di stipendi di collaboratori domestici possono essere detratti al 19%, così come le ristrutturazioni di casa e l’acquisto di elettrodomestici di alta classe energetica che rientrano nel bonus mobili. Inoltre, i prestiti in famiglia e il pagamento del canone d’affitto e delle rate del condominio devono sempre essere tracciabili per avere una prova sicura delle transazioni effettuate, evitando così spiacevoli situazioni. Anche le visite veterinarie possono essere detratte al 19% quando si effettuano pagamenti elettronici.

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