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Pensione in anticipo nel 2023: come funziona e chi può sfruttare le nuove regole

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Salvatore Dimaggio

Ancora novità sulle pensioni anticipate e tanti potranno sfruttarle nel 2023, ma attenzione a limiti e scadenze.

Le pensioni anticipate sono un tema caldo e l’INPS opera comunicazioni utili ed importanti. Nel 2023 le vie per andare in pensione sono la nuova Opzione Donna, APE sociale e Quota 103. Queste misure vengono progressivamente chiarite nei loro aspetti ambigui dai comunicati ufficiali dell’INPS.

pensione anticipata
Le novità sulla pensione anticipata – ilovetrading.it

Ognuna di queste misure consente di andare in pensione ad una età relativamente giovane e pone requisiti di accesso molto diversi. Il costo imposto da queste misure è quello di un taglio dell‘assegno pensionistico. Con queste misure si può andare in pensione prima dei 67 anni previsti dalla legge Fornero (che ben presto potrebbero diventare 71 anni).

I nuovi criteri per sfruttare le uscite anticipate e i tagli agli assegni

Il requisito sostanzialmente comune a queste misure è quello dei contributi versati. Semplificando al massimo si può dire che le varie pensioni anticipate sono accessibili soltanto a chi abbia tanti contributi versati e impongono un assegno più contenuto. Fino al primo gennaio 1996 il modello previdenziale è di tipo retributivo. Dal 1996 è entrato il sistema contributivo puro che è più svantaggioso. Per usare Opzione donna nel 2023 servono 60 anni di età anagrafica e 35 anni di contributi versati entro il 31 dicembre 2022.

Le novità sulla pensione anticipata
Come sfruttare la pensione anticipata – ilovetrading.it

Il numero dei contributi richiesti è forte e ciò restringe l’abito di applicazione di questa misura. Per poter accedere alla nuova Opzione Donna bisogna essere caregiver di familiare disabile convivente, oppure con un handicap di almeno il 74% oppure licenziata o in alternativa lavoratrice di impresa in crisi per la quale è attivo un tavolo di confronto per la gestione aziendale.

Cosa ti chiede l’INPS per utilizzare queste uscite

Per avere APE sociale servono 63 anni di età e dai 30 ai 36 anni di contributi versati a seconda della situazione di partenza. Quota 103 è la novità che ha debuttato quest’anno e chiede 62 anni di età e 41 anni di anzianità contributiva. Un caso particolare è quello dell’isospensione che non è una novità perché era già stata prevista dalla legge Fornero.

Si può andare in pensione a 57 anni con soli 20 anni di contributi se si ha l’invalidità certificata di almeno l’80%, questa è la pensione anticipata più conveniente tra quelle disponibili oggi in Italia ed il paletto è proprio dettato dall’invalidità. Di norma la pensione anticipata impone un assegno pensionistico più basso. In qualche caso viene richiesto anche un riscatto previdenziale per colmare eventuali buchi contributivi. I soldi per colmare i vuoti previdenziali superano i 5000 euro per ogni anno da compensare e il pagamento può essere anche rateizzato se ci si accorda con l’INPS in questo modo.

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