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Pos, sta cambiando tutto per i pagamenti con carta: ecco le ultime novità

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Valentina Giungati

I pagamenti con Pos sono sempre al centro del dibattito, ora però finalmente qualcosa di concreto è in atto e potrebbe cambiare per sempre un sistema radicato nel tempo.

Quante volte avete pagato qualcosa di pochi euro con il Pos dietro lo sguardo inferocito di un commerciante? Un motivo c’è, anche se comunque non riguarda solo l’Italia ma tutta l’Europa.

POS cambia tutto
POS, nuove direttive (Ilovetrading)

Su ogni pagamento si pagano delle commissioni. Questi importi insieme alle tasse, all’IVA e alle altre spese sono un totale da detrarre a fine mese che pende soprattutto sulle piccole attività. Negli anni ci sono stati piccoli passi avanti grazie ai fornitori ma dal punto di vista legislativo in Italia, nonostante le varie proposte, il problema non è mai stato risolto del tutto, spingendo alla fine ad un uso piuttosto comune del contante, soprattutto quando si parla di somme non rilevanti.

L’Italia è uno dei pochi Paesi in Europa dove c’è ancora una così forte circolazione del contante e sicuramente la tassazione sui pagamenti elettronici è uno dei motivi principali. Questi strumenti sono molto comodi, addirittura portatili, permettono pagamenti per le attività ovunque con il semplice tocco di una carta o di un sistema abilitato NFC come un cellulare piuttosto che uno smartwatch.

Pos, pagamenti con carta: rivoluzione vicina?

Mentre l’Europa corre veloce e dice progressivamente addio alla moneta sempre più a favore di transizioni digitalizzate, lo stesso non si può propriamente dire per l’Italia che deve fare ancora i conti con questo e altri limiti. La questione riguarda uno dei temi più discussi di sempre, le commissioni sui pagamenti con Pos. Una tematica molto articolata che negli anni è diventata oggetto di particolare attenzione e che ora doveva portare ad un cambiamento definitivo entro il 31 marzo. In base a quanto stabilito nella Legge di Bilancio l’obiettivo del governo era tagliare proprio i suddetti importi almeno per le cifre entro i 10 euro.

POS news
Pagamenti con POS, cambia tutto (Ilovetrading)

In questo modo non solo era possibile incentivare i pagamenti elettronici ma evitare i “furbetti” che operano con strategie precise per disincentivare i clienti quando si tratta di pagamenti limitati. Un’altra questione importante era anche quella dei pagamenti entro 30 euro dove le commissioni non dovevano essere azzerate del tutto ma almeno ridotte. Il termine però è sorpassato quindi di fatto è scaduto senza che sia stata presa alcune decisione. A fine dicembre 2022 la legge finanziaria prevedeva l’introduzione di una tassazione speciale, un contributo straordinario che era a carico di coloro che offrivano il servizio secondo uno schema predisposto, nello specifico un valore del 50% per le transazioni sotto i 30 euro. Questo doveva scattare il primo aprile laddove non si fosse raggiunto l’accordo, queste sanzioni però ad oggi nono sono ancora state applicate.

Nessun cambiamento per l’utente, almeno per il momento

Cosa cambia per i cittadini? Sostanzialmente nulla, al momento non ci sono variazioni, quindi niente sconti e niente aumenti. In futuro l’accordo potrebbe anche arrivare ma solo su base volontaria, il problema resta sempre la concorrenza e i circuiti di Mastercard, Visa e Bancomat che vogliono un trattamento uguale per tutta l’Europa e quindi non vogliono applicare una differenza per l’Italia.

Il Mef aspetta ancora l’accordo ma la situazione è molto lontana tuttavia in quel caso potrebbero poi scattare le sanzioni che erano previste. Comunque ad oggi moltissime banche e gestori hanno tariffe agevolate, in tante situazioni è possibile ottenere strumenti per la propria attività che non prevedono il pagamento delle commissioni per importi al di sotto dei dieci euro. Quindi non è così impossibile cambiare questa modalità operativa e consentire a tutti di poter accedere alle tariffe agevolate con l’effettivo azzeramento delle commissioni.

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