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Multa: puoi fartela annullare con l’autotutela | Approfitta della procedura del 2023

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Marina Nardone

Sapevi che esiste un modo per farsi annullare una multa con l’autotutela? Con la procedura 2023 tutto sarà più semplice.

Anche se nn tutti ne hanno sentito parlare, esiste un modo per farsi annullare una multa. Potrebbe sembrare un sogno, ma invece è realtà. Ma come funziona questo procedimento in particolare? Ci sono diversi modi per opporsi ad una multa da parte dell’automobilista. Vediamo come funziona l’autotutela.

Ecco come risolvere il problema delle multe
Come eliminare una multa – Ilovetrading.it

Il ricorso in autotutela, utilizzato per l’annullamento di una multa, può essere sfruttato dall’ente sanzionatore o dallo stesso automobilista. Il conducente che è stato multato deve rivolgersi all’ufficio di polizia da cui ha ricevuto l’infrazione ma è anche possibile presentare un ricorso in autotutela per chiedere l’annullamento della multa sia per quelli davanti al prefetto che al giudice di pace. Il ricorso però, non è permesso per la decurtazione dei punti sulla patente. Vediamo quindi dove è permesso farlo.

Il ricorso in autotutela è possibile nel caso di conducente sprovvisto del certificato di assicurazione obbligatoria, per violazioni rilevate da sistemi elettronici di accertamento remoto sia per ZTL che per corsie riservate Tpl, nei confronti di veicoli autorizzati. E’ possibile anche per accertamenti di infrazioni non correttamente rilevati in quanto, il fatto che è stato contestato non costituisce violazione.

Annullamento multa in autotutela, come funziona?

Un altro caso ammesso è la cessione del veicolo in data antecedente l’accertamento di violazione, il decesso del proprietario, l’errata rilevazione dei dati o il verbale notificato oltre i termini previsti dal Codice della strada.

Usare l'autotutela per eliminare una multa
Come annullare una multa con l’autotutela – Ilovetrading.it

Il ricorso in autotutela può essere attivato, dal punto di vista procedurale, dall’ufficio o su richiesta dall’automobilista. Il conducente che è stato multato deve rivolgersi al comando di polizia che ha accertato l’infrazione o, in via subordinata, al prefetto del luogo in cui l’infrazione è stata contestata. Il conducente multato può portare avanti la pratica anche l’atto è definitivo per decorso dei termini per fare il ricorso.

La domanda deve contenere: il verbale di cui si chiede annullamento, i motivi per cui si ritiene illegittimo, eventuale esposizione dei fatti e documentazione a sostegno del ricorso. La pratica va inviata per posta elettronica certificata, tramite lettera raccomandata o ricorso all’ufficio competente. L’annullamento della multa dell’auto in autotutela non sospende i termini del ricorso davanti al giudice di pace o al prefetto, rispettivamente di 30 e di 60 giorni, tantomeno i termini di pagamento.

Quando non può essere richiesto l’annullamento della multa?

L’annullamento non può essere richiesto nei casi di mancanza dell’area di sosta a pagamento di aree di parcheggio libere nelle immediate vicinanze, di notifica del verbale oltre i termini previsti, ovvero i 90 giorni o di utilizzo di un autovelox non tarato e non preventivamente segnalato. Ai sensi di legge, nel caso di notifica eseguita a soggetto estraneo per errore di trascrizione della targa o per altra causa, l’ufficio procede, eseguiti gli appositi controlli a trasmettere gli atti al prefetto per l’archiviazione o, là dove possibile, procede all’eventuale notifica all’effettivo responsabile.

Nel caso, ad esempio, di notifica all’intestatario del certificato di proprietà e questi, con gli estremi dell’atto notarile, dimostra di non essere più il proprietario della vettura multata, l’ufficio interessato, riscontrata l’esattezza delle notizie fornite e rinnova la notifica all’effettivo responsabile. Non c’è dunque la possibilità di rivolgersi al giudice di pace o al prefetto per opporsi ad una multa ma anche l’autotutela.

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