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Reddito di Cittadinanza, sollievo per milioni di beneficiari: eliminato questo rischio

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Marina Nardone

Il redditi di cittadinanza è al centro di molte discussioni. Oggi parliamo di un tema in particolare che fa tirare un sospiro di sollievo.

Come ormai tutti sappiamo, il reddito di cittadinanza ha i giorni contati e a fine anno andrà perso. Il Governo Meloni ha trasformato in realtà uno dei punti importanti della campagna elettorale che prevedeva la lotta al sussidio inaugurata nel 2019 da governo gialloverde.

Sollievo per alcuni beneficiari del reddito
Sollievo per alcuni beneficiari del reddito di cittadinanza (AnsaFoto) – Ilovetrading.it

Al suo posto entrerà Mia, che è una misura di inclusione destinata però a pochi percettori. Il problema creato dal Governo però è che abrogando le norme per il Reddito di Cittadinanza, ha abrogato anche gli obblighi e le relative sanzioni. Nei giorni scorsi, un giudice di Asti ha applicato per la prima volta la Legge, assolvendo un cittadino che si era dimenticato di avvisare l’INPS che era stato arrestato, condizione questa che fa decadere immediatamente il diritto al sussidio.

Il caso di cronaca che ha acceso i riflettori sul RDC

La vicenda arriva da Asti dove un cittadino imputato, pregiudicato di 40 anni e residente a Carmagnola, è stato assolto dal Giudice perché il fatto non costituisce reato. L’imputazione era la violazione di una delle norme che impone ai beneficiari di comunicare ogni variazione della propria situazione personale, indicata come rilevante per l’ottenimento del Reddito di Cittadinanza. Nello specifico, non aveva comunicato all’INPS che nel maggio 2020 era stato arrestato e recluso in carcere a Torino per scontare una pena di un anno per lesioni e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.

Sollievo per alcuni beneficiari del reddito
Percettore del reddito in manette – Ilovetrading.it

Dato che la carcerazione è una delle cause che fanno perdere il sussidio, non avendolo comunicato tempestivamente all’INPS, la sua famiglia ha utilizzato per 5 mesi il sussidio illegalmente. La Procura, contestava al pregiudicato il reato di indebita percezione ma avendo il Parlamento, abrogato le norme sul reddito ha di fatto abrogato anche quelle con le relative sanzioni. In fase di dibattimento gli avvocati si sono chiesti se fosse possibile pronunciare una condanna per un fatto non più previsto come reato dalla Legge.

Il Giudice, ha messo la parola fine a questa situazione, assolvendo il cittadino perchè il fatto non costituisce reato. Inoltre gli avvocati avevano già proposto l’assoluzione in quanto il cittadino era in carcere e quindi non possibilitato ad avvisare l’INPS per tempo. Potrebbe quindi aprirsi un precedente giudiziario che potrebbe assolvere tantissimi cittadini imputati per appropriazione indebita del reddito, assolti per mancanza di norma.

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