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Pensione, riscatto della laurea: quando conviene davvero e quanto costa

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Paolo Trapani

Ecco tutto quello che c’è da sapere per avere una serie di vantaggi e aumentare l’anzianità contributiva che è decisiva per la pensione.

Torna attuale il tema di come riscattare la laurea per aumentare la propria anzianità contributiva ed irrobustire la propria pensione. L’Inps ha chiarito che si possono riscattare i periodi corrispondenti alla durata dei corsi legali di studio universitario dopo che sono stati conseguiti uno o più titoli rilasciati dalle Università o da Istituti di livello universitario.

Come riscattare la laurea a fini pensionistici
È possibile riscattare la laurea a fini pensionistici (www.ilovetrading.it)

In particolare si possono riscattare: i diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre); i diplomi di laurea (corsi di durata non inferiore a quattro anni e non superiore a sei); i diplomi di specializzazione, che si conseguono dopo la laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni; i dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge; la laurea triennale, la laurea specialistica e la laurea magistrale; i diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM); la laurea conseguita all’estero a patto che abbia valore legale in Italia.

Quali sono i vantaggi di riscattare la laurea

In che termine è vantaggioso riscattare il titolo di studio? In primis, si ha la possibilità di acquisire anzianità contributiva che può determinare un anticipo nella maturazione del diritto a percepire la propria pensione. In Italia, dal 2019, è stato introdotto, in aggiunta al riscatto ordinario, il riscatto della laurea agevolato. Questo principio permette di riscattare periodi che si collocano nel sistema contributivo (cioè dal 1° gennaio 1996). In tal caso “l’onere è determinato applicando l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda, alla retribuzione (assoggettata a contribuzione) nei 12 mesi meno remoti, andando a ritroso dal mese di presentazione della domanda di riscatto”.

Altrettanto importante è capire quanto costa riscattare la laurea. L’onere da sostenere per il riscatto dei periodi del corso di studi dipende dalle norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo, tenuto conto della collocazione temporale dei periodi oggetto di riscatto. È sempre l’Istituto Nazionale Previdenzia Sociale a spiegare che qualora si debbano riscattare periodi che si collocano nel sistema contributivo, l’onere dovuto viene calcolato applicando l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda di riscatto alla retribuzione assoggettata a contribuzione nei 12 mesi meno remoti rispetto alla data della domanda.

Col simulatore Inps si calcola riscatto laurea
Sul sito Inps il simulatore per calcolare il costo del riscatto della laurea (www.ilovetrading.it)

Diversa la situazione relativa al sistema retributivo: la somma da versare varia in rapporto a diversi fattori quali l’età, il periodo da riscattare, il sesso, l’anzianità contributiva totale e le retribuzioni percepite negli ultimi anni. Per fare un esempio: se si volessero riscattare quattro anni di laurea, presentando domanda di riscatto nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti al 31 dicembre 2022 e considerando una retribuzione lorda degli ultimi 12 mesi pari toccherebbe pagare 42.240 euro (32.000×33% =10.560 x 4 anni = 42.240).

In generale, comunque, è bene sottolineare che non sempre il riscatto di laurea conviene a tutti. Ogni situazione è da valutare soggettivamente. Non a caso, l’Inps sul proprio sito ha messo a disposizione un simulatore che consente di avere informazioni personalizzate. Non sono richieste credenziali, basta inserire in modo anonimo alcuni dati. Si avrà una simulazione orientativa del costo del riscatto, della sua rateizzazione, della decorrenza della pensione (con e senza riscatto) e del beneficio pensionistico stimato conseguente al pagamento dell’onere.

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