Il governo è al lavoro per creare una riforma che cambi totalmente il mondo degli automobilisti e quindi della patente. Ma di cosa si tratta?
Una grande rivoluzione che cambierà per sempre il mondo degli automobilisti. Tra non molto la patente potrà essere solo un vecchio ricordo. Ma al suo posto, cosa verrà utilizzato? Ovviamente ci dovrà essere un sostituto di questo documento così importante anche perché è impensabile guidare un veicolo senza averne una.
A parlarne per primo è stato il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, Alessio Butti, durante l’audizione di fronte alla commissione affari costituzionali della Camera che ha riferito: “Stiamo lavorando per inserire tre importanti documenti all’interno del portafoglio digitale dell’App IO“ , nata nel periodo della Pandemia e utilizzata per esibire il Green Pass per potersi spostare.
Questi documenti sono la tessera sanitaria digitale, la patente digitale e il voting pass, che altro non è che la tessera elettorale in forma digitale. Per esibire la patente, sarà quindi sufficiente far vedere agli organi competenti, il QR code associato all’App IO. Durante l’audizione Butti ha parlato degli interventi di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione e riferisce che sul Cloud “siamo allineati ai target posti dal Pnrr” ricordando che il prossimo target italiano sarà il 30 Settembre e entro quella data 1064 amministrazioni pubbliche locali dovranno essere già passate al digitale.
A breve, partirà la piattaforma digitale PagoPa che consentirà la digitalizzazione delle comunicazioni con valore legale che le PA inviano alle imprese e ai cittadini. Procede altresì il lavoro sul Fascicolo Sanitario elettronico. A Giugno 2024 è prevista la costruzione dell’ecosistema dati sanitari, a dicembre 2025 si pensa che i medici di medicina generale riempiranno il fascicolo e a dicembre 2026 tutte le Regioni lo utilizzeranno.
Ma qual è la strategia che si intende utilizzare?
A questo riguardo è stato lo stesso Butti a dare una risposta, sottolineando che “l’obiettivo è razionalizzare l’intero ecosistema” usando ciò che si è già realizzato. Le principali azioni a cui stiamo lavorando, dice Butti, sono sei e si dividono in:
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