Buone notizie per moltissimi cittadini alle prese con le tasse: la tregua fiscale fa risparmiare molti soldi. Ecco come fare
Si attendono notizie positive per quanto riguarda il futuro di molti contribuenti italiani, a seguito delle scelte del governo.
La tregua fiscale, infatti, farà risparmiare molti più soldi di quelli preventivati in precedenza, producendo un momento conveniente per moltissimi consumatori, alle prese con la crisi economica. Nel resto dell’articolo, esploreremo ulteriormente questa tematica, offrendo maggiori informazioni su come la tregua fiscale funzionerà e quali saranno i suoi effetti sulle tasche dei contribuenti.
Ecco perché la tregua fiscale farà risparmiare di più
Il governo ha deciso di dare maggiori possibilità ai cittadini per quanto riguarda il pagamento delle tasse, attraverso sconti e chiusure di cartelle esattoriali. Queste misure, unitamente alla cosiddetta “tregua fiscale”, potrebbero rappresentare un sollievo importante per molti contribuenti. Tuttavia, le buone notizie non finiscono qui: sembra infatti che il nuovo taglio fiscale potrebbe produrre un risparmio di denaro maggiore alle aspettative. Nel resto dell’articolo spiegheremo perché ciò è possibile e quali potrebbero essere i vantaggi per i contribuenti italiani.
L’Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato una nuova circolare, la numero 6/E del 20 marzo 2023, che descrive la procedura della “tregua fiscale”. Questa misura consente la regolarizzazione di irregolarità formali e include la definizione agevolata degli atti di accertamento, la definizione delle liti pendenti e la regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate. La tregua fiscale fa parte della nuova legge di bilancio 2023, insieme alla pace fiscale e alla rottamazione quater, e mira a risolvere le problematiche fiscali dei contribuenti italiani. La circolare è stata pubblicata sul sito ufficiale dell’ente governativo a fine marzo.
Il Governo Meloni ha introdotto la rottamazione quater, che prevede un condono di circa 1000 euro sui debiti e potrebbe riguardare anche multe, contributi e tasse. Questa misura interessa principalmente i contribuenti decaduti che hanno aderito alle precedenti sanatorie ma non hanno rispettato le scadenze per i pagamenti. La sanzione forfettaria del 5% verrà addebitata sul debito, ma sarà possibile suddividerlo in un massimo di 120 rate mensili per un periodo di 10 anni. Tuttavia, per portare a termine la rateizzazione in questo tempo, sono necessarie coperture che al momento non sono disponibili, e potrebbe quindi essere necessario dimezzare il tempo previsto.
