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Ora sono i nonni a dover mantenere i nipoti: la novità sconvolge il diritto di famiglia

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Salvatore Dimaggio

Ora i nonni devono far fronte all’assegno di mantenimento dei nipoti ed i problemi non mancano. Vediamo cosa ha stabilito la Cassazione.

Mantenere un figlio al giorno d’oggi è assai difficile. Dopo che si è presa la decisione di mettere al mondo un bambino è imperativo garantirgli una vita dignitosa ma oggi questo appare un miraggio. Spesso capita che i genitori non ce la facciano e queste situazioni drammatiche vanno a finire inevitabilmente in tribunale quando non dai servizi sociali. Se un genitore non riesce a far fronte all’assegno di mantenimento dei figli devono essere i nonni a farsene carico.

Obbligo di mantenimento per i nonni
Quando i nonni sostituiscono il papà inadempiente – ilovetrading.it

La Corte di Cassazione lo ha ribadito con una sentenza del 17 ottobre e va a fare chiarezza su una questione sulla quale era già intervenuta la Corte d’Appello della Capitale. Già il Codice Civile stabilisce questo principio ma sono le statistiche a svelarci la verità. Al giorno d’oggi sono sempre più i nonni a sostenere i nuclei familiari non col classico regalino a Natale e a Pasqua ma con cifre importanti della loro pensione e reiterate nel tempo. Lo stato sociale in Italia è avaro e non sostiene le famiglie. La premier Giorgia Meloni sta battendo molto su questo punto.

Obbligo di solidarietà all’interno della famiglia

Si parla di uno stimolo della natalità tramite interventi economici ma intanto i nuclei familiari spesso non ce la fanno ad andare avanti e al posto dello stato sociale sono costretti ad intervenire i genitori di lui o di lei con una bella fetta della loro pensione. La sentenza della Cassazione si basa su un principio cardine del nostro ordinamento e cioè quello della solidarietà all’interno della famiglia. Se un membro della famiglia non ha i mezzi di sussistenza, il parente più stretto è chiamato a provvedere.

La sentenza non è innovativa sul piano del diritto ma più che altro va a sottolineare come al giorno d’oggi questo fenomeno sia tristemente diffuso. Tuttavia la sentenza è importante perché delinea meglio e con maggiore chiarezza i confini di questo diritto agli alimenti.

In alcuni casi i nonni devono mantenere i nipoti
Quando i nonni hanno l’obbligo del mantenimento – ilovetrading.it

Si ribadisce che l’obbligo primario al mantenimento spetta ai genitori e quando arriva la separazione scatta automaticamente l’assegno di mantenimento. Di norma l’obbligo del mantenimento spetta al papà ma quando questi è inadempiente, i suoi genitori ovverosia i nonni del bambino devono fare fronte.

Quando scatta l’obbligo

Perché i nonni siano chiamati ad avere l’obbligo a mantenere i nipoti ci deve essere l’impossibilità materiale di provvedere al figlio da parte di entrambi. Il primo step è un’azione esecutiva del genitore affidatario dei bambini nei confronti di quello tenuto agli alimenti.

Se il genitore che deve versare l’assegno di mantenimento non ottempera al suo dovere, scatta la sussidiarietà dei nonni. La storia che ha portato a questa importante sentenza di Cassazione inizia nel 2010 quando il tribunale di Velletri ha imposto ai nonni di versare parte dell’assegno di mantenimento a cui non ottemperava il padre separato.

I nonni sono tenuti in questi casi
Il minore ha sempre diritto ad una vita dignitosa – ilovetrading.it

Il tribunale aveva imposto che 200 dei 350 euro mensili fissati come mantenimento andassero ai nonni. Questi ultimi si erano opposti e ne era nato un contenzioso che è andato a finire fino alla Corte d’Appello e poi alla Cassazione.

Fino a quando spetta l’assegno di mantenimento

Una questione che molti si chiedono è fino a che età ci sia il diritto all’assegno di mantenimento. Alcuni credono erroneamente che questo assegno termini con i 18 anni ma non è così. E’ sempre la Cassazione con sentenza 20137 del 2013 a stabilire che per il mantenimento dei figli maggiorenni non c’è un limite di età. Il figlio ha diritto di essere mantenuto finché non raggiunge un’indipendenza economica.

Finché il figlio non abbia un’attività lavorativa che sia connessa ad un reddito che gli consente di provvedere autonomamente alle esigenze della vita, il mantenimento gli è sempre dovuto. Il figlio che trovi un impiego precario o part time non perde il diritto al mantenimento. Infatti i lavori precari e sottopagati che oggi sono più la norma che l’eccezione non consentono al figlio di avere una vera indipendenza economica e di conseguenza costui continua a conservare il diritto al mantenimento.

Impegno da parte del figlio

La Cassazione però precisa anche che quando la mancanza di indipendenza economica del figlio maggiorenne non è causata da condizioni oggettive, ma da una inerzia colpevole o dal rifiuto di offerte lavorative valide che gli vengono proposte, il genitore sarà tenuto al massimo ad un obbligo alimentare. Quindi se il figlio non si impegna a cercare un’indipendenza economica, l’obbligo del mantenimento viene meno e subentra un obbligo alimentare che è molto più circoscritto economicamente.

I nonni devono mantenere i nipoti per la Cassazione
Figli minorenni e maggiorenni: ci sono differenze – ilovetrading.it

Anche recentemente la corte di Cassazione ha ricordato che l’assegno di mantenimento è revocabile se i figli non raggiungono l’autosufficienza dal punto di vista economico per negligenza o inettitudine o quando si dimostri una mancanza di impegno nei confronti dello studio o di qualche percorso formativo.

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