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Assegno ordinario di invalidità con revisione ogni 3 anni: si rischia di perdere i soldi?

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Antonia Festa

L’Assegno Ordinario di Invalidità dura 3 anni. Cosa succede dopo tale periodo? È consentito il rinnovo ma solo a determinate condizioni.

L’Assegno Ordinario di Invalidità (AOI) è un’agevolazione economica spettante ai lavoratori affetti da menomazioni fisiche o mentali, che incidono negativamente sulla capacità lavorativa.

revoca assegno ordinario di invalidità
L’Assegno Ordinario di Invalidità viene prorogato solo su richiesta (Iovetrading.it)

Possono presentare richiesta per la prestazione le seguenti categorie di lavoratori:

  • dipendenti;
  • autonomi;
  • iscritti a Fondi sostitutivi o integrativi dell’Assicurazione Generale Obbligatoria;
  • aderenti alla Gestione Separata.

L’Assegno è compatibile con altri redditi, ma subisce una riduzione in base a tali regole:

  • se il reddito posseduto dal beneficiario è 4 volte maggiore del trattamento minimo annuo (per il 2023, pari a 563,74 euro), il taglio è del 25%;
  • se il reddito lordo è 5 volte superiore al trattamento minimo annuo, la decurtazione è del 50%.

Ulteriori riduzioni sono previste in base all’anzianità contributiva del titolare dell’AOI. Se, infatti, ha meno di 40 anni di contributi, il taglio è:

  • per i lavoratori dipendenti, del 50% della quota dell’Assegno Ordinario di Invalidità che eccede l’ammontare del trattamento minimo;
  • per i lavoratori autonomi, del 30% della parte dell’Assegno che supera il trattamento minimo.

Per usufruire dell’Assegno Ordinario di Invalidità, inoltre, sono richiesti specifici requisiti assicurativi e sanitari.

Nel dettaglio, il titolare deve:

  • possedere almeno 3 anni di contribuzione (cioè 156 settimane) nei 5 anni antecedenti la presentazione della domanda per la prestazione;
  • risultare iscritto all’INPS da non meno di 5 anni;
  • avere una riduzione permanente della capacità lavorativa maggiore di un terzo (cioè almeno del 67%), derivante dalla menomazione fisica o mentale.

Per valutare gli effetti della menomazione, vengono presi in considerazione non solo le conseguenze mediche della patologia, ma anche vari fattori soggettivi, ad esempio l’esperienza professionale maturata.

L’Assegno viene erogato fino al raggiungimento dell’età pensionabile (cioè 67 anni).

Cosa fare alla scadenza? La procedura per non perdere l’Assegno Ordinario di Invalidità

La prestazione dura per 3 anni. Scaduto tale termine, può essere rinnovata per altri 3 anni. Dopo il terzo rinnovo, diviene definitiva.

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Le modalità per rinnovare l’Assegno Ordinario di Invalidità (Ilovetrading.it)

Alla fine del primo triennio, è il titolare che deve inoltrare richiesta di rinnovo all’INPS, perché non è prevista la proroga automatica. È consigliabile provvedere non oltre i 6 mesi precedenti la scadenza della prestazione. In questo modo, infatti, si evita che il pagamento dell’Assegno venga sospeso e si consente la conferma immediata da parte dell’INPS.

Se, invece, la richiesta di rinnovo viene inviata nei 120 giorni seguenti la scadenza, il versamento viene sospeso e il rinnovo ha luogo solamente a partire dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione dell’istanza.

Qualora, infine, la domanda di rinnovo intervenga dopo 120 giorni dalla scadenza della validità dell’Assegno, verrà valutata come una nuova richiesta. In questo caso, dunque, l’iter burocratico comincerà dall’inizio.

La domanda per l’AOI si può presentare:

  • telematicamente, tramite il sito ufficiale dell’INPS;
  • avvalendosi dell’ausilio di un CAF/ Patronato.

Se l’istanza viene respinta, il richiedente può presentare ricorso al Comitato Provinciale dell’INPS, entro 90 giorni dalla ricezione della lettera di risposta dall’Ente.

Nella maggior parte dei casi, l’Assegno Ordinario di Invalidità viene erogato dal mese successivo a quello di invio della domanda.

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