Chi siamo

Disclaimer

Privacy Policy

Cos’è il salvavita, perché è fondamentale ci sia e come controllare che funzioni correttamente

Foto dell'autore

Giulia Belotti

Dispositivo fondamentale e presente in ogni ambiente chiuso come case, negozi e uffici, ecco cos’è il salvavita e perché deve sempre funzionare.

Sebbene tutti lo conosciamo soprattutto per il fastidio che genera quando “scatta” a causa dei troppi dispositivi accesi in contemporanea come forno, lavatrice, lavastoviglie e asciugacapelli, il salvavita in realtà è un dispositivo essenziale per la sicurezza delle persone che abitano o lavorano in un determinato ambiente. Chiamato più tecnicamente interruttore differenziale, ecco a cosa serve e perché è così importante.

Salvavita, a cosa serve
Salvavita, ecco a cosa serve e perché è fondamentale che funzioni (ilovetrading.it)

Si tratta semplicemente di un dispositivo in grado di arrestare il flusso di energia elettrica dal contatore dell’abitazione e permette di proteggere persone e animali dalla circolazione di corrente elettrica nel corpo, fatto gravissimo e a volte anche mortale. Il suo nome stesso, “salvavita“, indica proprio questa sua importantissima funzione ma di fatto altro non è se non marketing: si tratta infatti di un marchio registrato da un’azienda italiana che produce materiale elettrico. Ecco però che azione svolge e come mantenerlo sempre in funzione.

Salvavita: come funziona e perché è importante

Innanzitutto, è fondamentale sapere che ai morsetti del contatore ci sono due fili, la fase e il neutro. La fase è il conduttore che trasporta l’elettricità, il cavo in tensione con la corrente mentre il neutro è quello sul quale la corrente si richiude, dopo aver attraversato tutti i dispositivi elettrici dell’impianto. La corrente, quindi, proviene dalla fase, attraversa i dispositivi e si chiude sul neutro.

Salvavita, a cosa serve
Salvavita, ecco a cosa serve e perché è fondamentale che funzioni (ilovetrading.it)

L’interruttore differenziale, cioè il salvavita, monitora la differenza di corrente tra la fase e il neutro, quindi controlla che tutta quella emessa dalla prima si concluda nel secondo. Se in un certo momento nota che la differenza supera una determinata soglia, fa scattare l’interruttore e toglie l’alimentazione al circuito proprio per preservare un’eventuale dispersione di corrente anomala, che può causare folgorazione.

Installare un interruttore differenziale, però, non basta per proteggersi: è infatti fondamentale che sia coordinato con l’impianto di messa a terra dell’edificio ed è necessario che periodicamente venga controllato, per verificarne la funzionalità. Un modo semplice per verificare che tutto fili liscio è quello di premere mensilmente il tastino con la lettera “T” di Test, presente solitamente su uno dei lati del salvavita: questo vi assicurerà che tutto funzioni in modo corretto e che, al bisogno, scatti l’interruttore.

Impostazioni privacy