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Pensione: ora puoi averla anche con pochi contributi, approfitta subito e come funziona

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Giuseppe F.

Esistono vari modi per andare in pensione anche con pochi contributi. Per capire come, bisogna guardare innanzitutto alle deroghe alla legge Fornero.

Quali sono le opzioni previste dal sistema previdenziale italiano per andare in pensione con pochi contributi? Com’è noto, in Italia, l’attuale sistema pensionistico prevede che sia necessaria un’anzianità contributiva di almeno vent’anni di contributi versati per avere diritto alla pensione di vecchiaia. Tuttavia, ci sono anche delle alternative.

Pensione con pochi contributi
Come andare in pensione con pochi contributi – ilovetrading.it

Queste alternative sono rappresentate da tutte quelle formule che permettono l’accesso alla pensione con un numero minimo di versamenti, in deroga alla regola generale. La prima soluzione rimanda all’assegno sociale, una pensione riconosciuta in caso di disagio economico del nucleo familiare. Poi ci si può iscrivere al Fondo Casalinghe e versare in autonomia negli anni contributi variabili con cui arrivare alla pensione. Oppure si può fruire di una pensione di reversibilità (se se ne ha diritto).

Infine si possono sempre sfruttare le deroghe di legge, proprio per andare in pensione di vecchiaia anche con pochi anni di contributi. In questo modo chi non ha accumulato i vent’anni necessari per la pensione di vecchiaia può aspirare a ottenere una pensione minima versando autonomamente dei contributi volontari, ma solo dopo l’autorizzazione dall’INPS. I requistiti da rispettare, in questo senso, sono vari.

In pensione con pochi contributi, si può fare con questi requisiti

Si può ottenere la pensione se si hanno almeno cinque anni di contributi (260 settimanali per i lavoratori dipendenti e domestici; 60 mensili per gli autonomi; 465 giornalieri per i lavoratori agricoli e 310 per le lavoratrici agricole). Oppure almeno tre anni di contribuzione nei cinque che precedono la presentazione della domanda (tale requisito si perfeziona se sussistono 36 contributi mensili per gli autonomi, 186 giornalieri per le lavoratrici, 279 giornalieri per i lavoratori agricoli).

In pensione con pochi contributi
Ottenere la pensione con pochissimi contributi: si può – ilovetrading.it

E chi non ha proprio contributi, come può muoversi? Per la legge italiana anche chi non ha versato affatto contributi può avere accesso alla pensione. Per esempio con il già citato assegno sociale, che è proprio il trattamento pensato dal Legislatore per coloro che non hanno versato contributi, o non lo hanno fatto in modo sufficiente per maturare una pensione.

I requisiti richiesti sono basilari: possedere una residenza stabile e continuativa in Italia da almeno dieci anni, sessantasette anni di età e un reddito non superiore a 6.085,43 euro. Oppure nel caso di persone coniugate, 12.170,86.

Con gli stessi requisiti previsti per l’assegno sociale, le donne possono avere accesso alla pensione casalinghe, versata dall’omonimo fondo INPS alle donne che non hanno contributi da lavoro. Attenzione: al Fondo Casalinghe si possono iscrivere sia donne che uomini e bisogna versare autonomamente i contributi, autofinanziandosi la pensione con circa 310 euro l’anno. Al raggiungimento di almeno cinque anni di contributi, si può accedere a una pensione.

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