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Mutui alle stelle, ma potete avere 150mila euro con quelli green: come funziona

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Bruno Galvan

I tassi dei mutui aumentano a dismisura, mercato immobiliare in tilt. Si fa largo la soluzione mutui green 2023.

Acquistare una casa in Italia sta diventando sempre più difficile. La strada è maggiormente in salita per chi deve stipulare un qualsiasi tipo di mutuo con le banche. Il motivo risiede nel fatto che i tassi d’interesse sono schizzati alle stelle: l’ultima stima dice che oggi siamo sul 4%. Un valore che taglia praticamente fuori gran parte di persone che quindi ripiegano sull’affitto.

Mutui alle stelle. Ma potete avere 150mila euro con quelli green
Mutui alle stelle, tassi mai visti prima- ilovetrading.it

Ma anche qui il mercato immobiliare sta facendo registrare una clamorosa impennata dei prezzi. Anche per chi decide di optare per andare in affitto e non acquistare casa, bypassando così il mutuo, deve fare i conti con canoni di locazioni praticamente fuori mercato rispetto all’epoca pre Covid questo perché le abitazioni sono sempre meno causa anche l’esplosione dei B&B che ha ridotto drasticamente l’offerta.

Inoltre, causa anche la precarietà occupazionale, chi decide di disfarsi un immobile preferisce venderlo anziché darlo in affitto con il rischio di avere un inquilino moroso. In questo quadro generale si fa largo la soluzione chiamata mutui green che permette di avere finanziamenti diversi per particolari tipologie di abitazioni in base alla classe energetica e non solo. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Mutui green 2023, cosa sono e come si può accedere

I mutui green sono dei finanziamenti utili ad acquistare abitazioni di classe energetica A o B oppure a svolgere lavori di ristrutturazione che consentano di migliorare di almeno il 30% le prestazioni energetiche dell’edificio.

Mutui alle stelle. Ma potete avere 150mila euro con quelli green
Mutui green 2023, boom di domande – ilovetrading.it

Si tratta di uno strumento che agisce in prospettiva e punta al rispetto della direttiva europea sulle classi energetiche degli edifici: classe E entro il 2027 e in classe D entro il 2030, mentre tutti quelli nuovi costruiti dal 2028 dovranno essere a emissioni zero. Va però ricordato che le lettere E e D non sono quelle dell’attuale classificazione italiana, e si attendono quindi dettagli certi per capire quante case effettivamente dovranno subire interventi legati all’efficienza energetica.

In Italia i principali istituti di credito propongono mutui green con caratteristiche e benefici che variano a seconda della banca: nella maggior parte dei casi chi sceglie un mutuo verde ha diritto a uno sconto sul tasso di interesse, normalmente pari allo 0,10%, ma non mancano istituti che offrono prodotti assicurativi gratuiti o i servizi di consulenza ambientale per migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione.

La procedura di richiesta di un mutuo green non varia da quella di un mutuo tradizionale, ma la banca, in caso di finanziamento verde per acquisto, chiederà necessariamente di allegare alla richiesta l’attestato di prestazione energetica (Ape) che certifichi la classe A o B dell’immobile.  Secondo l’osservatorio congiunto Facile.it – Mutui.it, nel 2022 la richiesta di finanziamenti green è stata pari al 7% del totale e chi ha presentato domanda ha cercato di ottenere, in media, circa 150.000 euro.

Mutui 2023, conviene tasso fisso o variabile?

La scelta della tipologia del tasso del mutuo è uno step cruciale. Recandoci presso l’istituto di credito potremo scegliere in quale modalità ed in quante rate restituire il finanziamento che ci è stato erogato. Ricordiamo che con il tasso fisso la rata del mutuo non subirà variazione per tutta la durata del finanziamento.

Se oggi, per esempio, decidessimo di sottoscrivere un finanziamento a tasso fisso, dovremmo pagare circa il 4% d’interessi. Questa percentuale resterà tale per la durata del finanziamento fino all’azzeramento. Chi invece opta per il tasso variabile deve tenere presente che la rata del suo mutuo non sarà fissa ma dipenderà dall’andamento dei tassi d’interesse. Ragion per cui una rata può essere più bassa della precedente oppure molto più cara.

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