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Affitti, come vengono ripartite le spese tra locatore e inquilino? Tutti i dettagli

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Valentina Trogu

Le regole che disciplinano gli affitti ripartiscono le spese tra locatore e inquilino. Scopriamo secondo quale modalità.

Tra proprietario di un immobile e inquilino ci sono delle regole normative da rispettare a meno che non si stabiliscano accordi diversi.

chi paga le spese in caso di affitto
Affitti e spese di manutenzione, la ripartizione – Ilovetrading.it

La questione delle spese da pagare quando si è in affitto è disciplinata dalla Legge. Solo se il contratto è a canone libero i soggetti coinvolti possono accordarsi in modo autonomo su chi paga cosa. In caso di canone concordato, invece, sarà necessario seguire gli accordi territoriali firmati dalle associazione dei proprietari e dai sindacati degli inquilini.

Vediamo le disposizioni generali di questi accordi e cosa comportano per tutte le parti chiamate in causa.

Affitti e spese di manutenzione, chi paga cosa?

In linea generale il proprietario dell’alloggio deve farsi carico delle spese di manutenzione straordinaria, l’inquilino di quelle ordinarie. Il Codice Civile (articolo 1575 e successivi), poi, puntualizza la ripartizione e altre regole di base che tutti devono rispettare.

Affitti e spese chi paga
Proprietario e inquilino in affitto, chi paga le spese – Ilovetrading.it

Il locatore (chi cede il bene) ha l’obbligo di

  • consegnare al conduttore l’immobile in buono stato di manutenzione,
  • mantenerla in uno stato tale da essere funzionale all’utilizzo convenuto,
  • garantire il pacifico godimento durante il periodo di affitto,
  • eseguire le riparazioni necessarie durante il periodo di affitto tranne quelle di piccola manutenzione che spettano al locatario (chi riceve il bene).

Il conduttore, dal canto suo, deve restituire l’abitazione nello stesso stato in cui l’ha ricevuta non tenendo conto del deterioramento e del consumo dovuto all’uso del bene.

Se l’abitazione in affitto si trova in un condominio allora le spese straordinarie sulle parti comuni dell’edificio sono a carico del proprietario. Esempi di interventi sono il rifacimento del tetto, l’installazione o la sostituzione dell’ascensore oppure della caldaia condominiale. Spetta all’inquilino, invece, pagare le spese ordinarie come la pulizia delle scale o la sostituzione delle lampadine.

La manutenzione ordinaria dell’autoclave spetta al conduttore così come la sostituzione della forza motrice e il ricarico della pressione del serbatoio. Le imposte e le tasse di impianto sono a carico del locatore. La manutenzione ordinaria dei citofoni e videocitofoni è del conduttore mentre l’installazione di impianti speciali di allarme e sicurezza è a carico del locatore.

Il Codice Civile disciplina anche la ripartizione delle spese urgenti che non si possono rimandare. Il conduttore ha la possibilità di eseguire direttamente ma solo se ne dà contemporaneamente avviso al locatore. Poniamo il caso della rottura di una tubazione in bagno. Se non fosse riparato immediatamente si potrebbe incorrere in seri danni all’abitazione. Di conseguenza l’inquilino può anticipare la spesa per poi chiederne il rimborso al proprietario che sarà obbligato a pagare a meno che non rilevi che il danno è stato causato da una negligenza dell’inquilino.

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