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Per il battesimo o matrimonio bisogna pagare la Chiesa? La risposta che lascia senza parole

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Antonia Festa

Anche le funzioni religiose come battesimi, matrimoni e funerali hanno un costo. In alcuni casi, lasciare una semplice offerta non è sufficiente.

Sembrerà assurdo ma la Chiesa prevede dei tariffari per la celebrazione delle principali cerimonie religiose.

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La celebrazione dei principali sacramenti ha un costo (ilovetrading.it)

È prassi che gli interessati lascino un’offerta a piacere ma, a volte, ci sono dei veri e propri listini prezzi stampati e affissi in bacheca. Se, poi, il tariffario non è esposto, si domanda al parroco quanto bisogna versare. Senza il pagamento, non si riesce a prenotare la chiesa per matrimoni, funerali e battesimi.

Un anno fa Papa Francesco è intervenuto sulla questione e ha fortemente condannato la nuova “usanza” di chiedere soldi ai fedeli in occasione dei sacramenti.

C’è, in effetti, una vera e propria speculazione economica perché, ad esempio, per un matrimonio, si richiedono dai 200 ai 300 euro, per la celebrazione nelle parrocchie di medie dimensioni, e fino a 500- 600 euro per le chiese più grandi (ma a Napoli sono stati spesi addirittura 800 euro per una funzione).

Per un battesimo, invece, si spendono in media 50 euro ma, in alcuni casi, il prezzo può salire fino a 70- 100 euro.

Si tratta di un fenomeno che va arginato al più presto, perché si rischia la creazione di un pericoloso business.

Prezzi per matrimoni e funerali in Chiesa: le cifre da capogiro

Qualsiasi tipologia di cerimonia ha una spesa fissa affinché possa svolgersi in chiesa. Il motivo è stato specificato dai preti che hanno controbattuto alle parole di Papa Francesco.

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I matrimoni in chiesa possono arrivare a costare fino a 800 euro (ilovetrading.it)

La predisposizione di un prezzario sarebbe giustificata dagli oneri da dover sostenere per la gestione della struttura. Ad esempio, un matrimonio con un elevato numero di invitati richiede un costo per il pagamento del servizio di pulizia della navata o dello spiazzale in seguito al lancio del riso.

Per assicurare il mantenimento del decoro e dell’ordine, in queste occasioni si pretende il pagamento di una cifra maggiore rispetto agli altri sacramenti, come il battesimo.

Anche per i funerali, purtroppo, è previsto il versamento di una determinata offerta. Sembrerà strano perché si tratta di un evento triste e inevitabile, ma neanche il lutto esonera da tale obbligo.

In linea di massima, l’importo è consigliato dalla parrocchia presso la quale si svolge il rito oppure dalle onoranze funebri. La quota minima parte da 150 euro e, di regola, il compenso viene richiesto anche in occasione delle messe in suffragio dei defunti.

Lo scorso anno è diventata virale la denuncia di una donna che, dopo aver effettuato un’offerta di 30 euro per la celebrazione di un funerale, era stata rimproverata dal parroco perché l’importo era troppo basso ed è stata costretta a versare una somma di 100 euro.

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