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Pensioni vecchiaia, invalidità e reversibilità: a luglio cambia tutto | Nuove cifre e cose da fare

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Riccardo Magliano

Cambiano gli importi delle pensioni INPS a luglio. Con le ultime novità presentate dal Governo si possono avere assegni più pesanti.

Molti pensionati in Italia aspettano con impazienza la mensilità di luglio 2023 perché si prevede una delle più ricche di recente memoria. Non soltanto la pensione di vecchiaia, ma anche tutte le altre prestazioni INPS aumenteranno grazie agli interventi del Governo.

Pensioni vecchiaia, invalidità e reversibilità: a luglio cambia tutto | Nuove cifre e cose da fare
A luglio aumentano tutte le pensioni INPS – ANSA – ilovetrading.it

Normalmente c’è già una buona ragione per i pensionati per attendere col sorriso il mese di luglio. A luglio infatti viene corrisposta la quattordicesima, ovvero la mensilità netta extra che tutte le pensioni INPS hanno ogni anno in estate. La quattordicesima ha un importo variabile a seconda di quale sia la pensione di riferimento e viene aggiunta in allegato ogni anno alla mensilità di luglio. Alla quattordicesima hanno diritto i percettori di tutte le prestazioni pensionistiche INPS, dalla pensione di vecchiaia, alla pensione di invalidità, dalla pensione di reversibilità fino anche ad alcune delle pensioni anticipate.

Quest’anno i pensionati italiani avranno di che festeggiare anche per altri aumenti. A gennaio c’è stata la rivalutazione delle pensioni del 7,3% che ha aumentato tutti gli importi adeguandoli, anche se non del tutto, all’aumento dell’inflazione che abbiamo avuto per tutto il 2022. Altri aumenti arriveranno con la mensilità di luglio, in particolare per chi gode delle pensioni di importo più basso. Secondo quanto previsto dal DEF e dalle proposte elettorali dell’attuale coalizione di centrodestra, le pensioni minime avranno dei significativi aumenti rispetto al passato. Non parliamo degli aumenti a 1.000 euro al mese come diceva Berlusconi in campagna elettorale, ma si tratta comunque di un aumento notevole.

Pensioni minime, a luglio un aumento fino a 600 euro

Dopo le elezioni e l’insediamento di Giorgia Meloni come capo del Governo, la premier si è trovata costretta a gestire le promesse elettorali fatte da lei stessa e dagli alleati calate sulla realtà dei fatti e sulle risorse a disposizione. Come ampiamente prevedibile, l’aumento delle pensioni minime a 1.000 euro non era possibile, quindi il Governo ha aggiustato il tiro, promuovendo un aumento delle stesse a 600 euro.

Pensioni vecchiaia, invalidità e reversibilità: a luglio cambia tutto | Nuove cifre e cose da fare
Il Governo Meloni ha promosso l’aumento delle pensioni minime fino a 600 euro – ANSA – ilovetrading.it

Così è che a luglio le pensioni minime subiranno due distinti aumenti. Il primo riguarda i percettori di pensione minima al di sotto dei 75 anni di età, che avranno un aumento del proprio assegno dell’1,5%. La pensione minima aumenta quindi dagli attuali 563,74 euro a 572,20 euro. Dall’altra parte vi è un aumento decisamente più elevato per i percettori di una pensione di età superiore a 75 anni, che si attesta sul 6,3%. L’aumento fa in modo che le pensioni minime per questi soggetti arrivi a 599,82 euro al mese.

Chi avrà un importo pensionistico più alto

Questi aumenti non colpiranno tutti i pensionati italiani, ma solo quelli con pensione inferiore al nuovo massimale, e anche in questo caso non tutti allo stesso modo. La pensione minima è il minimo che l’INPS può offrire ai suoi percettori di trattamenti pensionistici, quindi chi ha già una pensione di importo superiore al nuovo massimale non verrà toccato dagli aumenti.

Per contro tutti coloro che hanno una pensione inferiore a 572,20 euro, nel caso di chi ha meno di 75 anni, o di 599,82 euro, nel caso di chi ne ha di più, vedranno il proprio importo aumentare fino al relativo massimale.

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