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Il testamento di Berlusconi può cambiare l’Italia: in gioco banche e media | Tutti col fiato sospeso

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Maria Verderame

Cosa cambierà ora dopo la morte di Silvio Berlusconi? Solo adesso si fanno i conti sulla sua grande eredità. 

Sono già passati dieci giorni dalla morte di Silvio Berlusconi, l’uomo che tutti credevano immortale e che ha rivoluzionato il Paese. Il ”ventennio” dell’ex premier ha condizionato tantissimo il sistema economico, politico e mediatico dell’Italia.

testamento di berlusconi può cambiare l'italia
Cosa dice il testamento di Silvio Berlusconi – Credit: Silvio Berlusconi (FB) -ilovetrading.it

Sicuramente la sua scomparsa avrà un pesante impatto su molti aspetti del nostro Paese. Dopo diversi giorni già si conosce il grosso testamento che ha lasciato il Cavaliere, i cui effetti si vedranno tra non molto. Questo perché l’ex premier è uno degli uomini più ricchi del Paese, avendo le mani un po’ dappertutto.

Cosa cambierà dopo la morte di Berlusconi: tutto sulla sua eredità politica.

Il notaio della famiglia Berlusconi, Arrigo Roveda, dopo due settimane dalla morte dell’ex premier aprirà il testamento. Una eredità piuttosto ricca, con banche aziende importanti, quali Mediaset, beni privati, artistici e sei ville. Tutto questo è stato stimato per 4 miliardi di euro.

Berlusconi, che ne sarà di Mediaset
Le sorti di Mediaset – Credit: Ansa Foto – ilovetrading.it

Questi beni saranno distribuiti tra 5 figli dell’ex premier: Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi. I primi sono nati dal matrimonio con Carla Elvira dall’Oglio, mentre gli ultimi tre sono figli anche di Veronica Lario. Poi c’è Marta Fascina, con la quale aveva stipulato un matrimonio simbolico. Di lei si sa che riceverà 100 milioni di euro e una villa e potrebbe essere quella di Arcore.

La parte tra le più importanti dell’eredità del Cav è Fininvest, la società del gruppo Mediaset. Una quota del 61,21% è detenuta al magnate appena scomparso, mentre il resto è suddiviso in quote del 7% a ciascuno dei figli. Ma la più rilevante è Mediolanum, la banca che risale agli anni ’80 e fondata con Ennio Doris, oggi scomparso. Una quota che vale 1,87 miliardi di euro.

Tra le altre aziende rilevanti ci sono Mondadori, Monza Calcio, Ei Towers, che gestisce le torri di trasmissione. Ma come dividerà il patrimonio tra i figli? Le supposizioni sono tante. Si pensa che abbia pensato di dividerlo equamente, ma questo arcano sarà svelato soltanto lunedì prossimo. Per quanto riguarda il caso Mediaset, è una questione delicata poiché i rumors parlano di possibile vendita all’emittente francese Vivendi.

Tuttavia, sembra che nessun figlio voglia cedere il gruppo. Una questione che ha coinvolto la politica, come rivela un patto tra Marina Berlusconi e la premier Giorgia Meloni, per difendere l’impero della tv privata del Cav, molto importante per il centro destra.

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