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Buoni Postali a rischio: rimborso immediato da Poste Italiane, controlla subito la serie

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Antonia Festa

Alcuni titolari di buoni postali fruttiferi dovrebbero ottenere quanto prima il rimborso delle somme investite. Rischiano di perdere tutto.

I buoni fruttiferi postali sono lo strumento preferito dai risparmiatori italiani. La ragione del loro successo risiede nella loro sicurezza. Sono, infatti, emessi da Cassa Depositi e Risparmio S.p.a e sono garantiti direttamente dallo Stato.

buoni postali interessi
I buoni postali sono lo strumento di investimento preferito dagli italiani (ilovetrading.it)

Si tratta di prodotti molto affidabili perché non legati all’andamento del mercato finanziario. Sono, dunque, perfetti per gli investitori poco avvezzi al rischio.

Attualmente, ci sono diverse tipologie di buoni, a seconda delle esigenze degli utenti. Oltre ai classici Buono Ordinario, Buono 4×3 e Buono 4×4, è possibile sottoscrivere il Buono Obiettivo 65 (destinato a chi ha tra i 18 e i 54 anni e vuole ottenere una rendita integrativa a partire dai 65 anni) oppure il Buono dedicato ai minori (con interessi che maturano fino a quanto l’intestatario non avrà raggiunto il diciottesimo anno di età). Ma la scelta è davvero molto ampia.

Una della peculiarità dei buoni fruttiferi postali è che è sempre possibile richiedere il rimborso, con il riconoscimento degli interessi fino a quel momento maturati. Proprio riguardo agli interessi, tuttavia, sono sorte delle problematiche. L’ultima decisione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha scatenato il panico tra gli investitori titolari di buoni fruttiferi postali.

Oggetto dell’Ordinanza n. 8342 sono i buoni postali Serie Q/P, relativamente al mancato rimborso degli interessi ad essi riferiti. Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, infatti, ha accolto le istanze dei risparmiatori, stabilendo l’obbligo da parte di Poste Italiane di rimborsare gli interessi non versati al momento della liquidazione di tali titoli di risparmio.

La controversia riguarda la cifra che viene liquidata agli investitori ogni 2 mesi, a partire dal ventunesimo fino al trentesimo anno dalla data di emissione dei buoni postali. Per i Giudici, l’ammontare spettante ai titolari dei buoni era stata calcolata in maniera errata, perché erano stati modificati i tassi di rendimento e, di conseguenza, aumentati gli importi da liquidare, per i titoli emessi dal 1° luglio 1986. Questa modifica, però, non teneva in considerazione gli accordi stipulati tra le parti alla data di sottoscrizione dei buoni.

Inadempimento di Poste Italiane agli obblighi contrattuali: come possono difendersi gli investitori?

Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha accertato la violazione, da parte di Poste Italiane, degli obblighi di trasparenza, buona fede e correttezza e ha, dunque, ordinato la liquidazione degli interessi, in base a quanto stabilito dalle condizioni contrattuali.

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Al momento della liquidazione dei buoni postali, spettano anche gli interessi maturati (ilovetrading.it)

Di conseguenza, Poste Italiane dovrà pagare agli investitori la differenza degli interessi non corrisposti in fase di rimborso dei buoni fruttiferi postali Serie Q/P.

Il Codacons, l’Associazione per la Difesa dei Consumatori, ha reagito con enorme entusiasmo alla decisione del Tribunale. Già da diverso tempo, infatti, aveva segnalato il mancato rimborso e le anomalie relative al rendimento dei buoni fruttiferi postali e aveva dichiarato di voler aiutare tutti i risparmiatori coinvolti in questa triste vicenda.

Il 21 giugno 2023, l’Associazione ha diffuso il seguente comunicato stampa “Tribunale di Santa Maria Capua Vetere accoglie le istanze dei consumatori: Poste Italiane condannata a rimborsare interamente i buoni postali contestati“. Tutti i titolari di buoni fruttiferi postali non rimborsati in maniera corretta possono segnalare le problematiche al Codacons, chiamando al numero 02 29419096 oppure scrivendo un messaggio WhatsApp al 346 6940183.

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