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Reddito Alimentare: spesa gratis agli italiani con la nuova misura del Governo | Come averlo subito

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Valentina Trogu

Accendiamo i riflettori sul reddito alimentare, il nuovo sostegno 2023 dedicato a chi vive in condizioni economiche disagiate.

Un doppio obiettivo del reddito alimentare. Aiutare economicamente chi è in difficoltà e contrastare lo spreco di cibo. In Italia tante persone si trovano al di sotto della soglia di povertà. Cittadini che non riescono a soddisfare i bisogni primari come mangiare e vestirsi. Per quanto sia scoraggiante sapere che nella nostra nazione esistano situazioni così toccanti e disagiate, interviene lo Stato a sostenere economicamente i cittadini in difficoltà erogando Bonus e agevolazioni.

reddito alimentare come funziona
Cos’è e come funziona il reddito alimentare – Ilovetrading.it

Sarebbe bello riuscire ad evitare che ci siano famiglie che non arrivano a metà mese ma lasciando da parte questa utopistica idea approfondiamo una delle misure predisposte dal Governo. Parliamo del reddito alimentare, un sostegno per chi vive in condizioni di povertà assoluta che vuole contemporaneamente combattere lo spreco alimentare. Il beneficio è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2023 e disciplinato dal DL del 26 maggio.

Come funziona il reddito alimentare: requisiti e importo

Il reddito alimentare è una misura sperimentale che sarà valida per tre anni. Consiste nell’erogazione di pacchi alimentare realizzati con prodotti rimasti invenduti sugli scaffali dei supermercati. Invece di buttarli vengono dati a chi vive nella povertà più assoluta.

sostegno al reddito per i poveri
I dettagli del reddito alimentare – Ilovetrading.it

La distribuzione avviene gratuitamente anche attraverso Enti del Terzo Settore. Il cibo invenduto è quello che ogni giorno le catene della Grande Distribuzione Organizzata gettano perché non idoneo alla vendita. Confezioni rovinate e scadenza prossima sono i motivi dello spreco che mira ad essere risolto con il reddito alimentare.

I cittadini interessati potranno prenotare il pacco tramite un’applicazione dello smartphone per poi ritirarlo presso uno dei centri di distribuzione che gestirà il Comune di residenza. I pacchi verranno inviati a casa solamente se a fare domanda saranno i soggetti fragili, i pensionati e le persone non autosufficienti.

I beneficiari saranno individuati dai Comuni capoluogo delle città metropolitane in cui la sperimentazione è partita. Nello specifico, a ricevere i pacchi potranno essere i soggetti presenti negli elenchi in mano alle Organizzazioni partner territoriali della distribuzione del programma FEAD e altri cittadini segnalati dai servizi sociali.

Le risorse destinate alla misura sono 1,5 milioni di euro per il 2023 e 2 milioni all’anno dal 2024 per tre anni. Una parte delle risorse sarà destinata alla creazione dell’applicazione informatica per la fruizione del servizio da parte degli utenti e per il tracciamento dei pacchi. Per conoscere come funzionerà l’app dovremo attendere l’avviso che fornirà la Direzione generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale.

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