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Devi cambiare targa auto obbligatoriamente se rientri in uno di questi casi: verifica subito

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Daniele Orlandi

In quali casi occorre effettuare il cambio della targa dell’auto e come occorre procedere? La legge spiega nel dettaglio le diverse casistiche

Vi sono alcune situazioni che comportano necessariamente di intervenire sul proprio veicolo con un cambio targa ma quali sono e, soprattutto, come occorre procedere per farlo rispettando la legge? Anzitutto è importante sottolineare che la sostituzione della targa con una nuova deve essere effettuata senza andare ad utilizzare sequenze alfanumeriche già usate su altri mezzi ma non solo.

Sostituzione targa auto, come procedere
Quando occorre sostituire la targa del proprio veicolo (ilovetrading.it / fonte ansa)

Anche lettere e numeri tra loro graficamente simili non potranno essere affiancati. La targa è qualcosa di personale ed univoco, associabile solo ad un singolo veicolo e la sua sostituzione è considerato un intervento eccezionale dal momento che non avviene di frequente.

Quando è necessario cambiare la targa e come procedere: casi e costi

Fatta questa premessa ed entrando nel merito della questione, è possibile individuare quattro casistiche nelle quali la procedura di cambio targa si rivela necessaria e potrà essere effettuata sia in autonomi che delegando ad un’agenzia automobilistica le pratica burocratiche, previo pagamento di una relativa tariffa. Si tratta del furto, dello smarrimento, della distruzione o del deterioramento. In caso di sottrazione, smarrimento o ancora nel caso di distruzione o deterioramento della targa come previsto dall’articolo 102 del Codice della Strada vi sono 48 ore di tempo perché venga presentata denuncia agli organi di polizia da parte dell’intestatario della carta di circolazione, e dunque del veicolo.

Denuncia, costi e documenti per sostituzione targa
Targa, in caso di furto o smarrimento occorre presentare denuncia entro 48 ore (ilovetrading.it / fonte ansa)

Qualora trascorsi quindici giorni non si arrivi ad una soluzione come ad esempio il ritrovamento della targa, il proprietario dell’auto dovrà richiedere una nuova immatricolazione del mezzo alla direzione generale della Motorizzazione Civile. Per poter circolare, in attesa di ricevere la nuova targa, dovrà però apporre sul veicolo un pannello su fondo bianco nel quale andranno riportate le informazioni relative alla precedente targa; dovranno essere perfettamente leggibili per non rischiare di incorrere in una sanzione di importo compreso tra 41 e 168 euro.

L’operazione per il cambio targa non è costo zero ed anzi è composta da differenti voci di spesa a cominciare dall’imposta di bollo per la reimmatricolazione, dal costo di 32 euro e a quella per la nuova iscrizione al Pubblico registro automobilistico, di analogo costo. A queste spese vanno sommati i 10 euro da versare alla Motorizzazione Civile ed i 27 euro da pagare all’Aci oltre alla spesa, ricavabile da un apposito tariffario, per la nuova targa. Ed infine i costi di commissione dell’agenzia, qualora ci si affidi ad un intermediario.

La documentazione da presentare

Molta è anche la documentazione da presentare, a cominciare dalla carta di circolazione del mezzo, un documento d’identità del proprietario o copia di permesso di soggiorno in corso di validità, una copia della denuncia o eventualmente la targa deteriorata. Andranno poi compilati il modello DTT219 per la richiesta di nuova immatricolazione ed il modello NP2 per richiedere la nuova iscrizione al Pubblico registro automobilistico. Infine occorre il codice fiscale.

Qualora si opti per la personalizzazione della targa occorre seguire precise regole in merito alla scelta di numeri e lettere (no alle assonanze visive o alle composizioni che ricordino parole volgari), rispettando inoltre la sequenza “due lettere, tre numeri e due lettere” prevista dalla legge italiana.

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