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Conti correnti cointestati: nuove regole per divorzio, debiti, eredità, ecc. | Non puoi sbagliare

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Floriana Vitiello

Per i conti correnti cointestati ci sono delle nuove regole che bisogna assolutamente conoscere in caso di divorzio, debiti, eredità…

Il conto corrente cointestato è un deposito bancario per il quale due o più persone hanno lo stesso diritto. Generalmente questa soluzione viene scelta nell’ambito di un rapporto coniugale o in situazioni commerciali, come ad esempio nel caso di una società.

conti correnti cointestati: nuove regole
Conti correnti cointestati – Ilovetrading.it

Tuttavia, ci sono delle nuove regole che riguardano proprio il conto corrente cointestato, in caso di divorzio eredità o debiti e acquisti di beni personali. Dunque, è necessario fare il punto della situazione per capire in che modo sono cambiate le disposizioni legislative in materia di conti cointestati.

Dopotutto, il conto corrente cointestato è uno strumento piuttosto diffuso, per questo motivo conoscere le nuove regole è un interesse che accomuna molte persone.

Conti correnti cointestati: nuove regole da conoscere

Il conto corrente è un contratto che uno o più soggetti stipulano con l’istituto di credito. Affinché, un conto corrente possa essere cointestato è necessario che la contestazione venga chiesta al momento dell’apertura del deposito bancario.

conti correnti cointestati: novità in vista
Novità 2023 – Ilovetrading.it

Dunque, il conto nasce ad originem cointestato, non è possibile trasformare un conto personale in cointestato successivamente alla sottoscrizione del contratto con l’istituto di credito.

In base a quanto stabilito dall’articolo 1854 del codice civile i cointestatari sono co-creditori e co-debitori in solido. Ciò significa che in caso di debiti con eventuale pignoramento il creditore non ha la possibilità di pignorare la totalità delle somme depositate sul conto corrente cointestato, ma solo quella che fa riferimento al debitore.

Se il conto corrente è cointestato tra due persone, in caso di debiti si può pignorare solo il 50% delle somme presenti sul deposito bancario. La restante parte non potrà essere toccata, in quanto l’altro cointestatario non risulta debitore.

Nel caso in cui il conto cointestato venga aperto tra coniugi che successivamente divorziano, al momento della separazione la somma di denaro presente sul conto corrente viene divisa in parti uguali tra entrambi i coniugi. La disciplina, in tal senso, prevede un’eccezione, nel caso in cui si riesca a dimostrare che uno dei due coniugi abbia contribuito in maniera significativa o unica alla costituzione del saldo finale.

In tal caso, il soggetto che ha contribuito maggiormente a saldo finale avrà diritto ad una quantità di soldi superiore alla metà o a tutta la somma presente.

In caso di eredità, il discorso diventa un po’ più complicato. Se uno dei due cointestatari muore, la legge stabilisce che l’altro cointestatario non ha la possibilità di accedere ai soldi finché non sarà concluso il procedimento successorio. Tuttavia, se il conto corrente cointestato è a firma disgiunta, il procedimento successorio riguarda solo la quota di spettanza del defunto.

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