Le spese condominiali aumenteranno? Sembra proprio di sì: evitabilmente le famiglie pagheranno di più per gli oneri che devono essere versati dai condomini.
Le spese condominiali vanno pagate per la gestione e la conservazione di tutte le parti comuni dell’edificio e degli impianti. Di norma comprendono le cosiddette spese ordinarie, quelle straordinarie, le spese urgenti e indifferibili e, infine, le spese per il godimento.
Tra le spese ordinarie rientrano anche il compenso per l’amministratore e l’assicurazione e i costi di gestione (cancelleria, raccomandate, eccetera). E c’entra proprio l’amministratore con gli aumenti. Presto, infatti, arriveranno delle modifiche al compenso dell’amministratore che potrebbero modificare le quote condominiali che ogni famiglia deve pagare.
La nuova normativa ha introdotto delle sugli stipendi e il ruolo degli amministratori di condomini. Il senso di queste norme è dare maggiore responsabilità e autorità istituzionale alla figura dell’amministratore di condominio a livello amministrativo e fiscale.
La legge in questione è la legge sull’equo compenso, approvata per garantire determinati stipendi minimi garantiti ai professionisti in base alle prestazioni rese. I soggetti della normativa sono gli amministratori. E il compenso cambierà in base a dei parametri standard: la località in cui è ubicato il condominio, la grandezza dell’edificio gestito.
In pratica, quasi tutti i condomini dovranno presto aggiornare i compensi spettanti agli amministratori. In tal modo crescerà la voce delle spese ordinarie collegate ai costi generali.
Modifiche al compenso dell’amministratore che aumentano le spese condominiali: cosa sta succedendo
La nuova legge sull’equo compenso sarà per ora applicata solo in ambito pubblico. Riguarderà quindi gli amministratori di condomini che si occupano di condomini comunali e pubblici. Probabilmente, dopo un periodo di rodaggio, potrebbe estendersi anche ai condomini privati.
La novità non si arresta ai nuovi stipendi: gli amministratori saranno chiamati a specializzarsi, e a seguire dei corsi di formazione. Il tutto per giungere a un miglioramento del loro ruolo e a un’assunzione di nuove responsabilità definite.
Le nuove responsabilità dell’amministratore di condominio riguarderanno i lavori straordinari e urgenti in un edificio. In pratica, alla stregua di un manager, l’amministratore di condominio potrebbe decidere da solo, in piena autonomia, senza necessità di convocare l’assemblea per l’approvazione dei lavori, di apportare questa o quella miglioria.
In vista delle modifiche che tutti gli immobili dovranno subire per adeguarsi alle nuove esigenze della contemporaneità (legate soprattutto alla transizione ecologica), l’amministratore si assumerà l’onere di organizzare i lavori più importanti in autonomia. In tal senso l’amministratore avrà anche più potere per agire legalmente contro i condomini morosi e nel recupero delle somme che servono a coprire i debiti.
