Ci sono alcune persone che si trovano in una situazione specifica tale da dover provvedere entro breve a fare la domanda per l’assegno unico e universale.
Luglio è un mese di grandi cambiamenti ed in particolare dell’avvio della fase transitoria della riforma del Reddito di Cittadinanza, strumento che il governo Meloni ha deciso progressivamente di abolire sostituendolo con altri ammortizzatori sociali come il Supporto per la formazione e lavoro e l’Assegno di inclusione.
In tale contesto si inserisce un importante dettaglio in merito alla procedura per ottenere l’Assegno Unico Universale, cerchiamo di capire perché e che cosa bisogna fare entro pochi giorni.
Assegno unico universale, attenzione alla procedura per non perderlo. Va fatto entro fine luglio
In un messaggio Inps, il 2632/2023, è contenuto il chiarimento riguardante le famiglie che a fine luglio smetteranno di ricevere il Reddito di Cittadinanza: chi ha figli minori e ad oggi ha ricevuto d’ufficio l’assegno unico con integrazione dei due trattamenti ed accredito insieme alla ricarica del mese seguente, dovrà effettuare la domanda dell’Assegno Unico nuovamente. E questa presentazione andrà fatta entro la fine del mese di novembre come specificato dall’Inps.
Come previsto dal comma 113 della legge 197/2022 il RdC viene riconosciuto per un massimo di sette mensilità, pertanto l’ultima tranche potrebbe arrivare non oltre il 31 dicembre 2023. Terminando l’erogazione verrà meno anche la corresponsione (d’ufficio) dell’AUU sul RdC, come previsto dall’articolo 7, comma 2 del decreto legislativo 230/2021.
Per fare un esempio: chi prende il reddito fino al mese di luglio e da agosto non lo riceverà più, per continuare ad ottenere l’assegno unico universale dovrà presentare specifica domanda per continuare a riceverlo da agosto in poi. Invece chi riceverà l’ultima tranche del RdC a dicembre dovrà presentare la domanda per l’assegno unico entro fine anno.
La riforma del Reddito di Cittadinanza
Ricordiamo che la riforma del Reddito di Cittadinanza prevede l’introduzione, al suo posto, dell’Assegno di Inclusione che verrà erogato a partire da gennaio 2024 a nuclei familiari nei quali sono presenti minorenni, persone con disabilità, over 60 o persone in condizioni di svantaggio. Il tutto purché sussistano specifici requisiti Isee.
D’altro canto dal 1° settembre entrerà in vigore il Supporto per la formazione e lavoro, che mira a favorire, per le persone a rischio di esclusione lavorativa e sociale, l’attivazione nel mondo del lavoro. In questo caso si prevede, per gli occupabili tra 18 e 59 anni con Isee valido e non superiore a 6.000 euro annui, un assegno mensile di 350 euro per un massimo di dodici mesi. Nel frattempo verrà loro proposta la partecipazione a progetti di formazione e qualificazione professionale nonché di orientamento e accompagnamento lavorativo.
