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Ormai (quasi) tutti investono in vino: cosa c’è da sapere e quali sono i pro e i contro

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Claudia Manildo

Il vino una nuova ottima possibilità di investimento all’italiana? Meglio informarsi prima sui pro e i contro 

Tra gli investimenti più scelti dagli italiani ci sono in testa le aziende vinicole. Il commercio di vino, come ben sappiamo, è un fiore all’occhiello per l’Italia, e in questo periodo di instabilità coloro che sono riusciti a mantenere qualche risparmio preferiscono investirlo per non perderlo nel giro di pochi anni. Dalla produzione alla rivendita, il vino è un vero business in Italia, basti pensare all’enorme esportazione nel mondo per capire l’ampiezza del mercato.

Vino rosso e investimenti
Vino rosso – ilovetrading.it

La prima e più semplice strada per investire in vino è l’acquisto delle bottiglie più pregiate. Con il fatto che il vino ‘scadente’ è praticamente venduto da tutti, concentrare invece gli investimenti in un vino pregiato è un ritorno economico assicurato. Per scoprire quali sono i migliori vini da investimento si fa riferimento alla classifica stilata ogni anno da Liv-ex, ovvero il database più completo al mondo per misurare le quotazioni dei vini che ha ormai una storia ventennale.

Se si guarda alla classifica 2019 dei migliori 100 vini da investimento Francia e Italia godono dei primi posti. Tutti questi vini sono dei classici da investimento che hanno una rivalutazione costante nel tempo, quindi investimenti sicuri anche negli anni. Un ottimo modo per investire i risparmi. Ma tra i tanti pro quali sono i contro? 

I pro e i contro dell’investimento sui vini: bisogna prima ragionare, non conviene fare azzardi

Il rendimento è una delle caratteristiche da valutare prima di investire e il vino non fa eccezione, è anche vero, però, che la performance che dipende dal prezzo delle bottiglie è solo uno degli elementi da considerare. Per esempio il rendimento del vino dipende molto dall’invecchiamento. Tra i pro c’è il fatto che in Italia investire in vino è completamente esentasse perché si tratta di oggetti deteriorabili e quindi beni che non hanno la tassa del 26%.

Vino rosso e investimenti, quali sono i contro
Vino rosso e investimenti – ilovetrading.it

Inoltre si tratta di investimenti a lungo periodo, quasi quanto gli oggetti da collezione, quindi investimenti abbastanza stabili che non portano problemi esagerati. Tra i contro c’è sicuramente il fatto che bisogna avere esperienza per fare una scelta ottima e per godere dei rendimenti bisogna aspettare perché la rivalutazione delle bottiglie è strettamente legata al loro invecchiamento.

Insomma, un investimento stabile ma che non porta subito risultati, anche per questo difficile da scegliere a occhi chiusi, meglio farsi consigliare da qualche esperto e ragionare bene prima di buttarsi a capofitto.

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