Buone notizie per certe categorie lavorative: arrivano importanti aumenti di stipendio a luglio. Ecco a chi spettano.
La notizia di oggi è parzialmente buona. Il personale dei comparti scolastici, infatti, hanno diritto a nuovi vantaggi economici in busta paga, come tutta la pubblica amministrazione. Sfortunatamente, però, questi vantaggi partiranno dalla busta paga di agosto, e solo parzialmente da luglio. Questo si applica ai dipendenti dei ministeri, delle agenzie, delle autorità e della scuola, per cui è previsto il taglio del cuneo fiscale.
La tabella di marcia prevedeva aumenti a partire da luglio fino alla fine del 2023, ma per problemi di tempistiche partiranno da agosto fino a gennaio 2024. I soldi extra saranno inclusi nella busta paga e attraverso la piattaforma del ministro dell’Economia, NoiPa.
C’è, però, un’eccezione: i dipendenti della scuola, come docenti, personale Ata e dirigenti scolastici, potranno godere degli aumenti anti-inflazione della Legge di Bilancio già a partire dallo stipendio di Luglio. Questo è uno degli aumenti previsti dalla Legge per evitare l’inflazione, anticipando i benefici previsti per il contratto 2022-24. Quello che fa in termini pratici è applicare l’indennità di vacanza contrattuale, cioè l’1,5% del tasso d’inflazione dell’ultimo periodo. L’aumento doveva scattare a gennaio 2022, quindi ci sono diversi arretrati in arrivo – i lavoratori scolastici possono quindi aspettarsi 185 euro in media di arretrati in busta paga.
Aumenti stipendi: la spiegazione
A spiegare la situazione ci pensa Giancarlo Giorgetti, dicastero del Mef, che spiega come la decontribuzione, come tutte le precedenti riduzioni del cuneo fiscale, saranno corrisposte da NoiPa sul cedolino del mese successivo a quello in cui viene riconosciuto il beneficio. Di conseguenza, il pagamento della mensilità di luglio viene effettivamente erogato ad agosto. Questo meccanismo verrà utilizzato per tutti i mesi, motivo per cui la scadenza originale di dicembre 2023 sarà erogata a gennaio 2024.
La riduzione del carico fiscale, introdotta e approvata lo scorso luglio, prevede che per il semestre luglio-dicembre 2023 il taglio del cuneo (che era già previsto) salga dal 3% al 7% per 335mila dipendenti, ovvero quelli con una retribuzione lorda mensile sotto ai 1.923 euro. Per chi guadagna meno di 2.692 euro lordi mensili, invece, passerà dal 2% al 6%. I dirigenti pubblici avranno gli aumenti più importanti, prendendo 534 euro ad agosto e poi tra i 52 e i 66 euro ogni mese. I funzionari aumenteranno tra 29 e 44 euro mensili e gli assistenti da 24 a 31. Questi sono tutti gli aumenti previsti dal nuovo taglio del cuneo.
