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Condizionatore portatile: quanto consuma effettivamente questo apparecchio

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Claudia Savanelli

Il condizionatore portatile è una pratica soluzione per rinfrescare gli ambienti della casa durante i mesi più caldi. Ma quanto consuma?

Non c’è dubbio che molti italiani ricorderanno l’estate 2023 come una delle più calde. Anche se ormai negli ultimi anni tale etichetta può essere applicata a parecchie estati. Inoltre se il trend dovesse essere confermato potrebbe anche darsi che di anno in anno si assisterà ad una progressiva estremizzazione delle temperature.

Condizionatore portatile dubbio consumi
Condizionatore portatile: quanto consuma veramente? (ilovetrading.it)

Molti italiani scelgono il condizionatore per rinfrescare gli ambienti della casa e godere del fresco. La sua diffusione sarebbe più ampia se non fossero necessari costosi lavori di installazione. Per questo motivo molti scelgono il ventilatore oppure il condizionatore portatile. Riguardo quest’ultimo scopriamo quanto effettivamente consuma.

Condizionatore portatile: scopri quanto ti costa in bolletta

I condizionatori portatili sono apparecchi utilizzati per rinfrescare ambienti della casa anche non molto grandi (di solito di 30/40 metri quadri). Sono economici e dalle molte funzionalità. Infatti, possono essere utilizzati per raffreddare l’aria di una ambiente d’estate ma anche riscaldarla durante l’inverno. Oppure, possono fungere da deumidificatore o purificatore dell’aria.

Consumi dei condizionatori portatili
Condizionatore portatile: ecco quanto consuma in euro (ilovetrading.it)

Inoltre, sono facili da gestire e la manutenzione è semplice e veloce e può essere eseguita senza l’aiuto di un tecnico esperto, con un risparmio di denaro. Come detto in apertura dell’articolo, non sono necessari complicati lavori di installazione e, quindi, possono essere trasportati nelle varie stanze grazie alla presenza di ruote.

Tuttavia, il condizionatore portatile può comunque pesare sulla bolletta elettrica. Per questo motivo è importante calcolare (anche se in maniera approssimativa) se il suo utilizzo sia conveniente da un punto di vista economico. In pratica, dopo aver conosciuto il valore in Watt si possono adottare delle strategie per risparmiare sui costi. Ad esempio, provvedere all’isolamento termico della casa oppure evitare di aprire le finestre nelle ore più calde della giornata.

Però, si può risparmiare se si controlla al momento dell’acquisto la scheda tecnica del condizionatore portatile e, quindi, l’etichetta energetica. Bisogna fare attenzione perché dal 2021 il governo ha eliminate le classi economiche con le diciture “+”, “++” oppure “+++” sostituendole con le lettere da A a G. Di conseguenza, i migliori condizionatori che potrebbero far risparmiare sulla bolletta sono quelli con l’etichetta energetica classe A e B. Inoltre, bisogna anche controllare la Potenza assorbita espressa in BTU/h (British Termic Unit), ovvero l’Unità termica per ora.

Per esempio, supponiamo che abbiamo acquistato un modello da 9.000 BTU per rinfrescare una stanza entro i 30 metri quadri, il consumo del condizionatore sarà di circa 900 Watt per ora. In termini di denaro, il costo dipendente dal gestore, dalla tipologia del contratto e dalla fascia oraria di consumo. Di solito, 1 chilowatt corrisponde a 0,15/0,20 centesimi di euro all’ora. Di conseguenza, tenendo acceso il condizionatore portatile per 10 ore di fila in media si spendono tra 1,50 e 2 euro al giorno, ossia 45 o 60 euro al mese in più in bolletta.

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