L’affittuario deve pagare le spese condominiali. Che succede in caso di inadempienza? Il proprietario potrebbe subirne le conseguenze?
Ai sensi dell’art. 1123 del codice civile, tutti i condomini devono pagare le spese condominiali, in base al valore del proprio immobile. L’amministratore di condominio ha il potere di agire legalmente nei confronti dei proprietari inadempienti. Può, infatti, richiedere un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo (cioè da pagare nell’immediato, dopo la notifica) e il pignoramento dei beni mobili, immobili o presso terzi (come stipendi, pensioni, canoni).
La normativa vale anche nel caso in cui l’immobile è in affitto; il proprietario è sempre obbligato al versamento delle spese ordinarie e straordinarie. Nella maggior parte dei casi, il contratto di locazione prevede che sia l’affittuario a pagare il condominio ma, se quest’ultimo non adempie, è il locatore a dover provvedere.
L’amministratore, infatti, non può agire nei confronti dell’affittuario, per il pagamento delle spese condominiali, ma solo nei confronti del proprietario. Tale principio è stato sancito dalla Corte di Cassazione, con la sentenza n. 10719/1993. Sarà, poi, quest’ultimo a rivalersi sul conduttore moroso, chiedendo, ad esempio, lo sfratto.
La legge permette lo sfratto del conduttore per morosità se è in ritardo col pagamento di almeno 2 mensilità e se il pagamento non interviene entro 60 giorni dal sollecito fatto dal locatore.
Mancato versamento delle spese condominiali: chi è responsabile e cosa rischia?
Per la normativa vigente, se il proprietario di un immobile che si trova in un condominio ha inserito nel contratto di affitto una clausola che prescrive il pagamento delle spese condominiali da parte del conduttore, non è comunque esonerato nel caso di inadempimento di quest’ultimo.
Spetterà sempre al proprietario pagare, in caso di inottemperanza degli obblighi da parte del conduttore. La responsabilità diretta del conduttore non può essere stabilita neanche con una modifica del regolamento condominiale approvata all’unanimità.
Il mancato versamento delle spese condominiali consente l’irrogazione di sanzioni. Il proprietario, infatti, può ricevere le azioni di riscossione legale e può essere obbligato al pagamento di eventuali interessi. Per i giudici, tuttavia, non possono essere inflitte le sanzioni stabilite dal regolamento condominiale nel caso in cui ci sia stata una violazione del regolamento stesso.
Le spese condominiali si prescrivono?
Anche le spese condominiali vanno in prescrizione, dopo:
- 5 anni, per le quote ordinarie;
- 10 anni, per quanto riguarda le quote straordinarie (cioè quelle da versare una tantum).
Questi termini, tuttavia, sono validi solo nel caso di azione legale da parte dell’amministratore nei confronti del proprietario. Il diritto di rivalsa del proprietario nei confronti del conduttore moroso, invece, si prescrive in 2 anni.
