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Dovrai spendere 50.000 euro ma nessuno te lo dice: la nuova Legge annienta i risparmi

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Valentina Trogu

Ogni famiglia dovrà obbligatoriamente spendere 50 mila euro per adattarsi alla nuova Direttiva Case Green dell’Unione Europea. 

Una vera e propria batosta per gli italiani che si troveranno a dar fondo ai risparmi (se ci dovessero essere) o a richiedere un prestito per ristrutturare casa.

direttiva UE case green
Via 50 mila euro dalle tasche degli italiani – Ilovetrading.it

Cosa sta succedendo in un periodo già pessimo sotto vari punti di vista? Mentre i cittadini si lamentano degli stipendi e delle pensioni troppo bassi rispetto al costo della vita, intanto che una guerra continua a direzionare la geopolitica mondiale, l’Unione Europea decide di imporre una svolta green dal valore di 50 mila euro.

La transizione ecologica deve accelerare e gli italiani sono chiamati in causa. Ad una nazione che fatica a riprendersi, all’interno della quale il 70% delle abitazioni sono energicamente insufficienti (classe G) si chiede di iniziare una ristrutturazione degli edifici volta alla riqualificazione energetica. E il tutto con gli italiani che devono sborsare 50 mila euro a famiglia in meno di sette anni. La Direttiva Casa Green vuole il raggiungimento della classe E entro il 2030 e della classe D entro il 2033 per gli edifici residenziali.

Direttiva Casa Green, italiani costretti a spendere 50 mila euro in lavori di ristrutturazione

Se la nuova direttiva dovesse diventare Legge da applicare per l’Italia e gli italiani sarebbero guai. Ci sarebbero 15/20 milioni di immobili da adeguare escludendo gli esonerati ossia le case sotto i 50 metri quadri, vincolati o di rilevanza storica. Il totale dei costi ammonterebbe a 108 miliardi di euro, circa 50 mila euro a famiglia.

riqualificazione energetica costo
La spesa sarà di 50 mila euro – Ilovetrading.it

La spesa dovrebbe coprire i costi di riqualificazione energetica con passaggio di classe. Cappotto termico (dai 180 a 400 euro a metro quadro), sostituzione degli infissi (da 10 a 15 mila euro), installazione di pannelli solari (dai 7.500 ai 10.500 euro), sostituzione delle vecchie caldaie con nuovi modelli a condensazione (dai 3 agli 8 mila euro).

In generale la stima della spesa varia tra 35 mila e 60 mila euro, una cifra impossibile per tanti cittadini che già si trovano in difficoltà economica. Quale sarebbe la soluzione? Chiedere un prestito quando già ci sono mutui alle stelle che si riescono a pagare a fatica? Come si può pretendere tale impegno da una popolazione già gravata dagli eventi? E se non si riuscissero a fare i lavori cosa accadrebbe? Si avrebbe una casa che vale zero, impossibile da vendere o da affittare.

La scelta, qualora la Direttiva andasse realmente in porto, sarebbe tra lasciare che la propria abitazione perda tutto il suo valore e svenderla a un euro volendo cambiare casa oppure tirare fuori dal cilindro 50 mila euro e indebitarsi per procedere con la riqualificazione energetica. L’Europa se ne rende conto?

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