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Pensioni rivoluzionate, in arrivo aumenti per determinate categorie: ecco le cifre e chi ne godrà i benefici

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Giuseppe F.

Stanno per arrivare i tanto attesi aumenti sulle pensioni. Gli incrementi favoriranno varie categorie di pensionati.

Chi potrà godere da subito degli aumenti voluti dal Governo? La legge di Bilancio 2023 ha già previsto alcune importanti modifiche al sistema pensionistico, pur non mettendo in atto una vera e propria riforma del sistema. Già a partire dal mese di luglio l’INPS, per esempio, pagherà ad alcuni pensionati gli aumenti decisi dal Governo.

Aumenti pensioni
Tante novità per il cedolino della pensione di settembre: dagli aumenti delle minime alle trattenute – ilovetrading.it

I primi aumenti riguardano le pensioni minime. Secondo quanto comunicato dall’istituto, verranno corrisposti anche gli arretrati spettanti dal primo gennaio. L’aumento spetta solo per alcuni casi specifici. Vale a dire per quei trattamenti pensionistici pari o inferiori al trattamento minimo del regime generale INPS.

L’incremento previsto per il 2023 è pari a 1,5 punti percentuali e a 6,4 punti, ma solo per i soggetti di età pari o superiore a 75 anni. Parliamo di un incremento transitorio ed eccezionale, con riferimento esclusivo alle mensilità (inclusa la tredicesima) relative agli anni 2023 e 2024. Dunque, l’incremento transitorio, come spiega l’INPS in una nota, resta distinto rispetto al valore dell’importo minimo.

Ci saranno altri incrementi per alcune categorie specifiche, così come più volte annunciato dal Governo. Le pensioni incrementate saranno quelle di vecchiaia e di invalidità, soprattutto per quanto riguarda la quattordicesima mensilità.

Aumenti sulle pensioni: rivalutazione automatica e quattordicesima

Nel corso del 2024, le pensioni di vecchiaia e di invalidità cresceranno secondo un metodo basato sul calcolo dell’annuale rivalutazione pensionistica. La rivalutazione, come spiegato in altri articoli, non si limiterà solo all’indice del 2024, ma includerà anche quello del 2023 con un impatto reale sulle erogazioni dell’anno successivo.

Scattagli gli aumenti sulle pensioni
Pensioni, a settembre 2023 arrivano arretrati e aumenti – ilovetrading.it

Nel 2022 si era parlato di un adeguamento del 7,3%, secondo la percentuale fissata per la rivalutazione delle pensioni. Per l’inflazione galoppante, è stato però necessario determinare l’indice esatto per poter portare a termine un più preciso ed equo calcolo della rivalutazione.

Le pensioni di settembre, dunque, saranno rivalutate per via del taglio del cuneo fiscale. La novità, è bene ricordarlo, si riferisce solo ai titolari delle pensioni minime, portate a 600 euro circa.

Come già spiegato, gli importi minimi conosceranno un incremento da 563,74 euro a 572,20 euro. In pratica, gli assegni potrebbero raggiungere un importo vicino ai 600 euro per gli ultra settantacinquenni. Poi, sempre per l’invalidità e la vecchiaia, è previsto anche un aumento per la quattordicesima mensilità. Con un limite: potranno godere dell’aumento i pensionati con più di 64 anni e che ricevono un pensione anticipata, di vecchiaia, di reversibilità o di invalidità.

L’aumento in questo caso potrà essere di 336 euro, il minimo, o 655 euro, il massimo, con il calcolo, anche stavolta basato sulla rivalutazione. Per quanto riguarda le trattenute, saranno presenti quelle relative alle addizionali comunali in acconto e in saldo, le addizionali regionali e l’IRPEF.

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