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Pignoramento e dati visibili senza autorizzazione: cambia tutto, ma non è una buona notizia

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Edoardo Corasaniti

Rivoluzione nella giustizia italiana: ufficiali giudiziari otterranno poteri ampliati per pignoramenti. Cosa c’è da sapere.

Una svolta significativa si profila nell’ambito della giustizia e del diritto. Da ora in avanti, si conferisce all’ufficiale giudiziario la facoltà di accedere, senza necessità di autorizzazione preventiva da parte del giudice, alle informazioni contenute nei database fiscali, riguardanti redditi, proprietà immobiliari, conti bancari e cassette di sicurezza dei debitori. Lo scopo primario di questa modifica è rendere più agevole l’individuazione dei beni da pignorare.

Pignoramento:
La riforma ha ampliato i suoi poteri, consentendogli di ottenere informazioni dettagliate per facilitare i processi di pignoramento – ilovetrading.it

L’attuazione di questa riforma prende forma attraverso l’accesso diretto e legalmente vincolante, concesso agli Unep (Uffici Notificazioni, Esecuzioni e Protesti), ai database dell’Agenzia delle Entrate, soprattutto attraverso l’Anagrafe Tributaria. Questo passo avanti garantisce un quadro dettagliato e tempestivo riguardo alle dichiarazioni dei redditi, al patrimonio immobiliare e agli aspetti finanziari dei contribuenti.

L’assetto attuale si fa più chiaro: grazie a un accordo firmato nel mese di giugno tra il Ministero della Giustizia e l’Agenzia delle Entrate, gli ufficiali giudiziari godranno dell’accesso a dettagli prelevati dalle segnalazioni fiscali. Questi dettagli includono redditi da terreni, immobili, locazioni, lavoro dipendente, pensioni e attività imprenditoriali. Tuttavia, le informazioni non si fermano qui. Esse si arricchiranno con particolari sugli eventi a cui il contribuente è stato legato nei dieci anni precedenti, ad eccezione delle fasi preliminari, delle dichiarazioni successorie e degli atti giudiziari.

Questa realtà rappresenta l’epilogo di un percorso avviato nove anni fa con l’introduzione dell’articolo 492 bis del Codice di Procedura Civile (Cpc), grazie al Decreto Legge 132/14. Ciò non è più un’aspettativa, ma una prassi effettiva. Sebbene le risposte dai database non siano istantanee, l’efficacia è innegabile: la maggioranza delle risposte giunge entro poche ore, e solo in circostanze complesse si può estendere fino a cinque giorni.

L’Agenzia delle Entrate non affronterà più nuove richieste

L’Agenzia delle Entrate non affronterà più nuove richieste di dati tramite vie di accesso indiretto, a meno che queste non rientrino nell’ambito di competenza degli Unep già registrati presso il SID. Solo in circostanze eccezionali, come problemi tecnici, verranno prese in considerazione richieste di accesso indiretto.

Pignoramento
La riforma solleva questioni importanti sull’equilibrio tra l’efficacia del processo di pignoramento e la tutela dei dati personali dei contribuenti – ilovetrading.it

L’approvazione da parte del Garante della Privacy conferma la validità di questa novità, assicurando che i dati personali saranno trattati in conformità alle leggi vigenti.

Questa riforma costituisce un nuovo capitolo nella storia della giustizia italiana, potenziando il ruolo degli ufficiali giudiziari nel processo di individuazione e pignoramento dei beni. Pur agevolando il recupero dei crediti e semplificando le procedure legali, questa svolta richiederà un’attenta e rispettosa gestione dei diritti dei contribuenti.

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