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Periodo di prova: 5 errori gravi che costano caro | Attenzione a non sbagliare

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Riccardo Magliano

Quando ci si applica per la ricerca di un lavoro non è raro che i datori ci chiedano un periodo di prova. Ecco i 5 errori da non fare mai.

Un’azienda ha il diritto di chiedere un periodo di prova ad un possibile lavoratore per testare le sue capacità e il beneficio reciproco. Tuttavia è bene stare attenti perché ci sono delle regole del periodo di prova che non devono mai essere infrante.

Periodo di prova: 5 errori gravi che costano caro | Attenzione a non sbagliare
Quando si fa il periodo di prova a lavoro azienda e lavoratore non devono fare errori – ANSA – ilovetrading.it

Molto spesso accade che un’azienda non voglia prendersi carico di affidare un lavoro a qualcuno sulla base dalla sola fiducia. In questo caso una prova sul campo è la cosa migliore e per questo motivo esistono i periodi di prova, lassi di tempo previsti da molti contratti CCNL che consente alle due parti di valutare la reciproca convenienza nel rapporto di lavoro. La durata di questo lasso di tempo è specificato nel contratto e ha delle limitazioni precise a norma di legge che non possono essere superate.

Questo è fatto per evitare che le aziende si approfittino dei periodi di prova per prendere persone a lavorare pagandole meno di quanto meriterebbero. L’azienda deve sottrarsi a una serie di gravi errori che potrebbero compromettere enormemente la propria posizione. La prima cosa da sapere quando si prende un lavoratore in prova è che è possibile prendere questo in prova per il periodo scritto sul CCNL oppure per meno tempo, qualora si decida che il lavoratore è adatto al ruolo. In ogni caso questo periodo non può legalmente superare i 6 mesi di durata e il contratto stabilisce anche un periodo minimo entro cui nessuna delle due parti può recidere il contratto se non per giusta causa.

Le regole del periodo di prova

Ovviamente il periodo di prova di un lavoro non può essere fatto fare senza che sia specificato nel contratto. Se un contratto di lavoro non prevede il periodo di prova, questo viene considerato nullo. In secondo luogo il datore di lavoro deve specificare subito il tipo di mansioni che il lavoratore in prova dovrà fare. Inoltre l’accordo scritto sulla prova deve avvenire prima o contestualmente all’inizio del rapporto di lavoro.

Periodo di prova: 5 errori gravi che costano caro | Attenzione a non sbagliare
Essere assunti dopo un periodo di prova è normale nel mondo del lavoro – ANSA – ilovetrading.it

Di norma la legge prevede dei limiti di tempo per un periodo di prova che va da 3 a 6 mesi a seconda del ruolo. In alcuni casi si può prevedere una proroga del periodo di prova inizialmente fissato, ma solo se contemplato dal contratto di lavoro.

Cosa fare durante il periodo di prova

Ottenere un lavoro previo periodo di prova è una cosa normale nel mondo del lavoro. Da parte del lavoratore la cosa migliore che si può fare in questo periodo è mettersi d’impegno e fare al meglio il lavoro per cui si è stati presi e chiedere il più possibile se il proprio lavoro sta avvenendo nel modo corretto.

In caso di dubbio se si stia facendo bene il periodo di prova o meno la cosa migliore da fare è chiedere ai propri capi e tenersi sempre aggiornati su quello che viene detto nei nostri confronti.

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