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Una tredicesima in più sulla pensione e uscite a 65 anni, ecco cosa si potrebbe fare anche in Italia

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Giacomo Mazzarella

In Italia c’è ancora un argomento da completare per quanto riguarda il lavoro del Governo. Un argomento che interessa una moltitudine di persone. parliamo della riforma delle pensioni. Tutto è stato rimandato ai prossimi mesi e forse anni. Il Governo ha promesso interventi riformatori entro la fine della legislatura.

Ecco allora che nuove misure e provvedimenti sono allo studio. Tra proposte dei sindacati, vecchie misure da attivare di nuovo e novità relative a flessibilità in uscita e quota 41 per tutti. Tutto ancora da mettere a punto, per una riforma che era difficile e che resta tale. A maggior ragione se si pensa al fatto che i conti pubblici, le risorse e i soldi a disposizione sono sempre troppo pochi. In altri Stati e Paesi però, anche grazie a referendum popolari, spesso riformare il sistema diventa più snello e facile. Che sia la strada da seguire anche in Italia? Oggi, infatti, la notizia è quella relativa ad un notevole risultato ottenuto dai nostri confinanti elvetici.

Una tredicesima in più sulla pensione e uscite a 65 anni, ecco cosa si potrebbe fare anche in Italia

Una specie di referendum promosso dai sindacati e dalla sinistra politica della Svizzera ha prodotto notevoli novità per quanto riguarda la pensione in Svizzera. Mentre in Italia si ragiona sul come portare le pensioni a quota 41 per tutti, a come ridurre il costo della previdenza con misure esclusivamente contributive, in Svizzera al popolo viene data la possibilità di scegliere. E i cittadini elvetici hanno di fatto riscritto una parte della loro Costituzione introducendo una tredicesima aggiuntiva sulle pensioni. Ma dicendo di no all’esperimento dell’età pensionabile che da 65 anni doveva passare a 66 anni. Una cosa del genere in Italia sembra impossibile da ottenere. Come se si lanciasse una consultazione chiedendo ai cittadini se è il caso di varare quota 41 per tutti o di portare a 67 anni l’età pensionabile. Immaginiamo che il popolo avrebbe detto di no nel 2019 all’inasprimento che portò le pensioni da 66 anni e 7 mesi di età a 67 anni. E probabilmente ancora prima, se fosse stata interpellata la popolazione, sarebbe arrivato il no anche alla riforma Fornero.

Cosa è successo in Svizzera e cosa si potrebbe importare in Italia

Adesso il Governo elvetico dovrà provvedere a recepire ciò che il popolo ha deciso, introducendo una tredicesima per tutti i pensionati. “Vivere meglio la pensione”, così è stata chiamata la consultazione popolare che ha ottenuto una adesione pari ad oltre il 58% dei votanti. In media, Cantone dopo Cantone, quasi 3 votanti su 4 hanno detto sì alla nuova mensilità aggiuntiva. Stessa percentuale più o meno che ha respinto la proposta di portare a 66 anni l’età pensionabile. La maggioranza del Governo era contraria alla proposta di una tredicesima in più sulla pensione. I problemi sulle pensioni in Svizzera sembrano simili a quelli italiani in materia previdenziale. Si parla di sempre più pensioni da pagare a fronte di sempre meno lavoratori che versano. Stessi ragionamenti italiani, dove però di referendum sulle pensioni non si parla. Ecco allora che si potrebbe anche partire da un copia e incolla del metodo svizzero, per riformare il sistema in Italia.

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