Le famiglie con figli a carico, soprattutto in questo periodo dell’anno, sentono forte l’esigenza di sapere quando e come verrà accreditato l’assegno che aiuta a far quadrare i conti. Ecco perché il nuovo calendario aggiornato dall’Inps per i prossimi mesi ha attirato l’attenzione.
Questa volta non si tratta solo di date, ma anche di precisazioni importanti sui tempi dei primi pagamenti e sulle modalità di accredito legate ai conguagli. Si parla anche di cifre aggiornate, piccole rivalutazioni, e di una condizione che riguarda chi presenta la domanda per la prima volta.
L’assegno unico è diventato negli anni una di quelle voci fisse che entrano nel bilancio di molte famiglie. Eppure non sempre è chiaro come funzioni davvero, quando vengono effettuati i pagamenti, e cosa cambia se qualcosa non viene aggiornato in tempo. La sensazione di ricevere meno del previsto, o di aspettare più del dovuto, non è così rara.
Anche chi riceve l’assegno da tempo può non essere al corrente delle novità, dei piccoli aggiustamenti delle cifre o delle condizioni che possono ridurre l’importo. Basta un Isee non aggiornato, un figlio che compie 18 anni, oppure un’eventuale condizione di disabilità mal dichiarata per cambiare tutto. E nel momento in cui si cerca un chiarimento, si finisce spesso per leggere comunicati pieni di tecnicismi, difficili da interpretare.
Con il messaggio numero 2229/2025, l’Inps ha cercato di mettere un po’ di ordine. Le date da segnare sono state ufficializzate e valgono per tutti quei nuclei familiari che già percepiscono il beneficio, senza variazioni. Si tratta di una comunicazione utile anche per chi ha da poco fatto domanda e si chiede quando arriverà la prima rata. Ma attenzione: il calendario non è uguale per tutti e cambia a seconda della situazione.
Per chi riceve regolarmente l’assegno unico mensile, il calendario aggiornato dall’Inps chiarisce finalmente le prossime scadenze ufficiali per la seconda metà del 2025. Le rate per i figli a carico saranno accreditate nei giorni: 21-22 luglio, 20-21 agosto, 22-23 settembre, 20-21 ottobre, 20-21 novembre e infine tra il 17 e il 19 dicembre. Le famiglie che non hanno avuto variazioni nella propria situazione riceveranno l’accredito puntualmente in questi giorni.
Per chi invece ha appena presentato domanda, è utile sapere che la prima rata dell’assegno mensile arriverà normalmente nell’ultima settimana del mese successivo alla richiesta. Nello stesso periodo sarà accreditato anche l’eventuale conguaglio, che può essere a credito o a debito. Questo dettaglio spesso sfugge, ma fa la differenza nel capire se l’importo ricevuto è corretto o meno.
Avere a disposizione un calendario ufficiale permette di organizzare meglio il bilancio familiare, evitando spiacevoli sorprese. L’assegno per i figli a carico è un aiuto concreto, ma può variare anche in modo significativo se non vengono rispettati determinati passaggi burocratici. È quindi essenziale prestare attenzione sia alle date, sia all’aggiornamento della documentazione, a partire dall’Isee.
Nel 2025 l’assegno unico presenta alcune piccole rivalutazioni rispetto all’anno precedente, con incrementi dello 0,8% calcolati in base al tasso Istat. Per ogni figlio fino a 18 anni, con Isee entro 17.227 euro, l’importo massimo mensile è di 201 euro. L’importo si riduce gradualmente fino a 57,5 euro per Isee più elevati, sopra i 45.939 euro. Per i figli tra i 18 e i 21 anni, l’importo si dimezza: da 97,7 euro fino a un minimo di 28,7 euro.
Sono previste anche maggiorazioni in base a condizioni specifiche. Ad esempio, per il terzo figlio e successivi si aggiungono fino a 39,1 euro; mentre per figli con disabilità si va dai 120,6 euro per i non autosufficienti, ai 109,1 euro per i casi gravi, fino a 97,7 euro per disabilità media. Per figli disabili tra 18 e 20 anni, l’importo mensile è pari a 91,9 euro.
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