La Manovra 2026, le polizze RC auto, le garanzie accessorie, le accise sul gasolio e il gettito fiscale sono i concetti che stanno ridisegnando il perimetro economico dell’auto in Italia.
Dietro le misure inserite nell’emendamento omnibus del Governo si intravede una strategia chiara: intervenire su voci di spesa diffuse, già percepite come inevitabili dagli automobilisti. Il tema non riguarda solo chi guida ogni giorno, ma investe il rapporto tra fisco, mobilità privata e costi assicurativi, in un contesto segnato da aumenti progressivi negli ultimi anni.
Le scelte contenute nella manovra non introducono obblighi nuovi, ma rendono più onerose coperture e consumi già consolidati, con effetti destinati a manifestarsi dal 1° gennaio 2026.
Il punto più delicato riguarda le polizze RC auto, destinate a diventare più costose a causa dell’aumento della tassazione sulle garanzie accessorie. La Manovra 2026 interviene sulle coperture aggiuntive come infortunio del conducente e assistenza stradale, portando l’aliquota fiscale dal 2,5% al 12,5%. Si tratta di un incremento netto di dieci punti percentuali che scatterà per tutti i contratti stipulati o rinnovati dal 2026, con un impatto diretto sul premio finale pagato dagli assicurati. L’operazione garantisce allo Stato un maggior gettito stimato in circa 115 milioni di euro, ma rischia di scoraggiare la sottoscrizione di pacchetti assicurativi completi.
Il rincaro si inserisce in una fase già complessa per il mercato assicurativo. Dal 2022 ad oggi il premio medio RC auto è cresciuto del 17,5%, passando da circa 353 euro a oltre 415 euro annui. In questo scenario, l’aumento delle imposte sulle garanzie accessorie agisce come un moltiplicatore dei costi, soprattutto per chi sceglie tutele aggiuntive per proteggersi da imprevisti e incidenti. In termini pratici, un automobilista che rinnova la polizza nel 2026 e mantiene le stesse coperture accessorie si troverà a pagare una quota fiscale molto più alta, pur senza modificare il livello di protezione assicurativa.
Il conto della Manovra 2026, però, non si ferma alle assicurazioni. Dal prossimo anno è previsto anche un aumento delle accise sul gasolio pari a 4,05 centesimi al litro. L’effetto concreto si traduce in circa 2,50 euro in più per ogni pieno, con un aggravio che può arrivare a 60 euro annui per chi utilizza l’auto con regolarità. Una misura che colpisce in modo particolare chi percorre molti chilometri e non può rinunciare al mezzo privato.
C’è almeno una voce che resta invariata. Gli aumenti automatici delle multe stradali, inizialmente ipotizzati, non scatteranno nel 2026 grazie al blocco previsto dal decreto Milleproroghe. Una scelta che evita un ulteriore appesantimento delle sanzioni, ma che non compensa l’effetto complessivo delle altre misure.
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