Quando si riesce a comprare casa ci si sente realizzati e ci si dimentica che ci sono degli obblighi fiscali da assolvere.
Molti giovani sognano il momento in cui avranno in mano le chiavi di casa propria per iniziare così a creare una famiglia o una vita indipendente. Per arrivare a quel punto però occorre versare ben quattro imposte diverse nel momento in cui si procede con l’acquisto dell’immobile. Naturalmente si varia fra caso e caso soprattutto in relazione a chi vende la casa alla persona o alla giovane coppia ed è meglio fare chiarezza al riguardo.

La prima di cui parlare naturalmente è l’IVA al 4%, che però si paga solamente se chi vende è un’impresa di costruzioni che ha terminato la struttura da meno di cinque anni. Lo stesso vale in caso la casa fosse già presente e un ente analogo l’abbia recuperata. Per fortuna chi ha meno di 36 anni e un ISEE sotto i 40.000 euro può detrarre questa imposta dalla dichiarazione dei redditi. Diversamente se il venditore è ad esempio un privato la casa non è soggetta ad IVA bensì all’imposta di registro.
Come indica il nome si tratta di un obbligo legato alla registrazione della propria abitazione presso l’Agenzia delle Entrate. Ammonta al 2% se invece a cedere l’immobile è un privato o un’impresa oltre i 4 anni dalla fine dei lavori (se prima, è fissa a 200 euro). Ne sono invece esentati gli under 36 con l’ISEE sopra indicato, a meno che non si tratti della seconda casa.
Imposta ipotecaria e catastale
Ci sono altre due “tasse” che il notaio deve versare per alcune operazioni necessarie a completare l’acquisto della casa. Una è l’imposta ipotecaria che copre le spese per l’iscrizione nei Pubblici Registri Immobiliari. Se si compra una casa da un’impresa (soggetta o meno ad IVA) il suo onere è di 200 euro dal 2014, mentre da privato scende a soli 50 euro. Per i giovani è assente così come per l’ultima in elenco, ossia l’imposta catastale.

L’ammontare di quest’ultima risulta analogo a quello dell’imposta ipotecaria, quindi 50 euro per l’immobile acquistato da un privato e 200 euro per quelli gestiti dalle imprese. Stesso dicasi per le agevolazioni per gli under 36, che però sono ammesse solo se si rispettano alcune condizioni. L’abitazione che si compra non deve risultare di lusso e la residenza all’interno della casa nuova va stabilita entro un massimo di diciotto mesi dall’acquisto.