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Prima ti vendo il Green pass falso e poi ti ricatto: la polizia scopre la truffa su Telegram

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Salvatore Dimaggio

Sappiamo bene quanto le vaccinazioni di massa ed il Green pass abbiano diviso l’opinione pubblica. Sono emerse varie idee, varie frange e vari punti di vista. La famosa scadenza che all’inizio di agosto ha reso il Green pass obbligatorio per svolgere tante attività al chiuso ha suscitato roventi polemiche.

Tutto sommato però si può dire che il Green pass stia entrando nelle abitudini degli italiani. Per alcuni ciò è un bene mentre per altri è un male. Ma sei dibattito rientra nelle prerogative di una società libera, sicuramente industriarsi per aggirare la legge, no. Ed è proprio questo fine che si è formata una banda molto ben strutturata che agiva su Telegram per rifornire chiunque ne facesse richiesta, di Green pass falsi ed ovviamente illegali. Questa squadra di truffatori on-line agiva in modo molto ben coordinato ed efficiente. E’ stata la polizia postale di Roma, Milano e Bari a sgominare questa banda che aveva su Telegram il suo quartier generale.

Una truffa ben organizzata

Avevano creato un canale con tantissimi iscritti e richiedevano cifre piuttosto abbordabili per i certificati fasulli. Gestivano le richieste e i dubbi dei potenziali clienti fugando ogni perplessità. Ma come riuscivano a convincere la gente ad acquistare il lasciapassare contraffatto?

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Ostentando contatti con medici compiacenti e dipingendo tutta la procedura come un qualcosa di piuttosto banale e di routine. Insomma riuscivano ad apparire come una realtà che offriva un servizio se non legale, almeno diffuso e “tollerato”. Ovviamente così non è.

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Le forze dell’ordine oltre a far emergere questo traffico illegale hanno scoperto anche un meccanismo di ricatti fatti ai danni di chi aveva preso il Green pass finto e dunque, doppio reato. Vi invitiamo ancora una volta a diffidare di tutte queste strane proposte che circolano sui social network

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