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Titolari di Green pass sul piede di guerra: al ristorante siamo discriminati noi

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Salvatore Dimaggio

Il Green pass continua a suscitare problemi e polemiche. Ad onor del vero però questa volta la colpa non è del lasciapassare e neppure del governo ma dell’inventiva, per così dire, di alcuni ristoratori.

Da varie parti d’Italia giungono segnalazioni di una pratica poco corretta che alcuni ristoratori stanno ponendo in essere e che pone i titolari del Green pass in una situazione spiacevole è paradossale. Vediamo di che si tratta. Quando è nato il Green pass molti lamentavano il fatto che esso sarebbe potuto essere facilmente discriminatorio per i novax o per chi comunque sia non avesse voluto dotarsi del lascia passare. Infatti molti cittadini anche vaccinati hanno ritenuto ingiusto questo documento e non hanno voluto dotarsene.

Una discriminazione paradossale

Si è discusso molto delle possibili discriminazioni ingiuste alle quali i senza Pas sarebbero stati soggetti. Tuttavia a quanto pare in molti ristoranti, i discriminati sono stati titolari di Green pass. Che ovviamente sono piuttosto inviperiti e comprensibilmente. Alcuni ristoratori per non essere costretti a mandare via i clienti senza Green pass e quindi perdere un introito hanno deciso di riservare i tavoli all’aperto, d’estate certamente più piacevoli, proprio ai senza pass. Dunque automaticamente chi eseguiva il Green pass veniva confinato all’interno. Una pratica paradossale e sbagliata e infatti chi si è sentito rispondere in questi termini a vivacemente protestato.

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È incomprensibile come chi sia ligio alle regole debba essere addirittura discriminato per questo. Il Corriere ha pubblicato varie testimonianze in questo senso. 

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Certamante l’applicazione del lasciapassare sta sucitando tante polemiche ed incomprensioni, ma se dovesse essere applicato anche oltre i limiti di pubblici esercizi, scuola e mezzi, come alcuni chiedono la situazione potrebbe divantere molto più tesa. 

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