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Le pagine gialle ritornano su WhatsApp e Google Ads trema

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Salvatore Dimaggio

Facebook non fa mai nulla per caso e se sta lavorando ad un progetto pilota di pagine gialle su WhatsApp vuole dire che ha in mente qualcosa di grosso.

Da quando le pagine gialle cartacee non esistono più ci affidiamo alle ricerche su Google per cercare ciò di cui abbiamo bisogno nei paraggi. Infatti le Pagine Gialle erano proprio questo: cercare ciò di cui possiamo avere bisogno vicino a noi. Su Google ora noi cerchiamo quello che cercavamo sulle pagine gialle e questo è il problema per Facebook. Questo mercato se lo è mangiato completamente Google. E’ un gesto così facile prendere il cellulare e cercare. Come rispondere allora? Usando un’app che tutti usiamo continuamente e che può essere un’ottima testa di ponte per nuove funzioni. Ovvero WhatsApp.

In palio c’è il piatto ricco della pubblicità

Il progetto è partito in Brasile e poi si espanderà ad altri Paesi. L’idea è questa. Quando devo comunicare con qualcuno di solito gli mando un messaggio su WA. Facebook vuole che anche quando devo cercare una pizzeria o un meccanico nei paraggi faccia la stessa cosa e gli mandi un messaggio. Infatti il punto debole delle ricerche di google è proprio questo: mi indica tutto ciò che voglio sapere, ma poi mi mette semplicemente il numero di telefono del negozio. Sta a me chiamare. Con WhatsApp io troverei il negozio e mi metterei in contatto con esso dalla stessa app.

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Sembrano sfumature, ma se Facebook riesce a far abituare gli utenti a questa operazione può attaccare  Google sul suo tesoro più prezioso: la pubblicità. 

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Perché ovviamente anche se all’inizio tra i risalutati di questo nuovo servizio non spiccheranno quelli sponsorizzati, ben presto arriveranno.

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