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Criptovalute e NFT non sono affatto cose simili. Pericoloso crederlo

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Salvatore Dimaggio

 Ultimamente si fa spesso il paragone tra criptovalute e non fungible token.

Molti si chiedono se sia preferibile investire nell’uno o nell’altro tipo di tecnologia e spesso vengono accomunati quasi come se fossero investimenti simili. Criptovalute e non fungible token sono certamente cose di cui si parla molto ultimamente. Chiaramente molti investitori sono incuriositi sia dall’uno che dall’altro investimento e vogliono provare ad investire. In comune queste due realtà economiche hanno il fatto di essere derivate dalla tecnologia blockchain. La tecnologia blockchain, infatti garantisce le valute virtuali e garantisce anche i singoli pezzi non fungible token. Sempre più spesso sentiamo investitori chiedersi se sia preferibile l’uno o l’altro ma sono retti da dinamiche operative diversissime. 

Tecnologia simile ma investimenti radicalmente diversi

E’ vero che senza questa tecnologia né le valute virtuali e neppure non fungible token potrebbero esistere. Tuttavia benché provengano dalla medesima tecnologia gli investimenti che ne derivano sono profondamente diversi. Difatti le criptovalute proprio come le valute tradizionali sono quotate sul mercato, di conseguenza hanno un valore chiaro. In parole povere non esiste un Bitcoin che vale più di un altro Bitcoin. Al contrario i non fungible token scimmiottano un po’ quello che accade per i pezzi di antiquariato, per le opere d’arte o per il memorabilia di una Rockstar. Di conseguenza sono pezzi unici e non è possibile venderli immediatamente. Un Bitcoin si può vendere immediatamente e trasformarlo in una valuta tradizionale ma un non fungible token no. Dobbiamo aspettare un estimatore che lo voglia comprare.

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Questa differenza è una differenza cruciale negli investimenti di conseguenza non vanno accomunate le due cose.

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Sarebbe come perché hanno dinamiche di tempo e di disponibilità economiche completamente diverse.

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