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Cassa integrazione più ricca, ma solo per alcuni. La manovra modifica i tetti

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Salvatore Dimaggio

Una novità positiva arriva dalla manovra per quanto riguarda la cassa integrazione.

È evidente come la manovra desideri creare una semplificazione nella cassa integrazione che però si traduce anche in un aumento per chi la percepisce. Vediamo di capire meglio. In sostanza la manovra cancella il primo tetto della cig. Ma chi trae un guadagno da questa riforma? A guadagnare dalla riforma introdotta in manovra saranno i salari compresi tra i €1.200 ed i €2.159. Per chi si trova al di sopra o al di sotto di questa retribuzione, non cambia nulla. Ma per chi è ricompreso nella fascia in questione il massimale che quest’anno era €998 lordi, dall’anno prossimo scatta a €1.199 lordi che corrispondono a €1.129 netti. Dunque una riduzione delle fasce che però per alcuni è decisamente un vantaggio. Questa riforma della cassa integrazione arriva in un momento molto particolare per il lavoro nel nostro paese.

Un contesto complesso

Da un lato la ripresa appare robusta e fa ben sperare per un mercato del lavoro che da tempo è in sofferenza specialmente nel meridione. Ma dall’altra parte l’inflazione e le tensioni sulle catene degli approvvigionamenti mondiali fanno temere un rallentamento della produzione che in tanti paesi è, purtroppo, già realtà. Dunque una situazione del lavoro in divenire che nel meridione sponta il consueto dramma che lungi dal ridursi tende invece ad ampliarsi e che in generale è gravato da questi timori di una frenata che potrebbe costringere molte aziende a ridurre produzione ed occupati.

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Dunque un mondo del lavoro che è in una situazione interlocutoria e che al sud appare più drammatica che mai.

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Specie in considerazione che, con la stratta sul Reddito di Cittadinanza, si aumenta l’incertezza proprio di chi è più in difficoltà.

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